Il Pd al sindaco: «Ascolti le nostre proposte» 

Di Giovambattista offre collaborazione e suggerisce una serie di azioni di contrasto alla pandemia

L’AQUILA. Una serie di misure, per gestire l’emergenza Covid che sta vivendo la comunità aquilana. Il Pd offre collaborazione e proposte all’amministrazione comunale. Lo fa attraverso una lettera della segretaria cittadina Emanuela Di Giovambattista, indirizzata la sindaco Pierluigi Biondi.
«Già a marzo, nella prima ondata della pandemia, il Partito democratico offrì, attraverso te alla tua amministrazione, la sua collaborazione», afferma Di Giovambattista. «Lo fece con proposte concrete ed operative che tuttavia, con rammarico, non sono state mai recepite. Rileggendole, di fronte all’impennata dei contagi che ha coinvolto la città, fa rabbia sapere quanto utili sarebbero state oggi quelle misure, se adottate per tempo. Ma non è questo il momento delle polemiche», sottolinea Di Giovambattista, «verrà il tempo per capire in cosa e per responsabilità di chi si è sbagliato».
In questa fase, secondo il Pd, «tutti devono essere messi nelle condizioni di dare il proprio contributo, indicando possibili soluzioni come noi proviamo a fare da mesi». Ecco le proposte del Partito democratico: si parte da una governance condivisa e supportata da un comitato tecnico-scientifico costituito per l’emergenza Covid-19. Segue il potenziamento del sistema di tracciamento attraverso il coinvolgimento dei volontari della Protezione civile e l’incremento dei tamponi rapidi e molecolari, attraverso il potenziamento del laboratorio analisi dell’ospedale e il chiarimento dei termini di collaborazione con il laboratorio Dante Labs. Il Pd sollecita anche il potenziamento delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), incrementando il numero di operatori: almeno un autista, un infermiere e un medico ogni 10.000 abitanti. Servono poi la stabilizzazione rapida del personale precario, procedure di assunzione di nuovo personale Asl e il potenziamento della campagna di vaccinazione antinfluenzale attraverso l’acquisizione immediata dei vaccini necessari, coinvolgendo giovani medici per la loro somministrazione (nel caso in cui quelli di medicina generale non dovessero riuscire ad affrontare questa fase di accresciuto lavoro) e mettendo a disposizione spazi adeguati di proprietà pubblica. Il Pd propone anche di «dedicare una particolare attenzione al mondo della scuola, che deve poter contare su percorsi prioritari nelle azioni volte a tracciare e a testare i casi e che necessita di una cabina di regìa permanente che favorisca una migliore e più efficace comunicazione tra Asl, istituti e Comune». Infine, si chiede di individuare misure economiche a tutela e a sostegno delle attività commerciali e produttive. «Per trasparenza e chiarezza», conclude Di Giovambattista, «quella che offriamo non è una collaborazione incondizionata, ma vincolata al raggiungimento di questi obiettivi». (r.s.)
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