Il piccolo Edo scomparso nel 2015, oggi i suoi genitori nominati Cavalieri della Repubblica da Mattarella per il lavoro svolto con l’associazione

Adelfo e Cinzia hanno deciso di onorare la sua memoria e il suo spirito altruista creando l'associazione Edoardo Marcangeli, nata nel 2015, pochi mesi dopo la sua scomparsa: oggi offrono alloggi gratis alle famiglie dei bambini malati
Adelfo Marcangeli e Cinzia Cipriani nominati Cavalieri della Repubblica nel ricordo di Edoardo. Era il 2015 quando, a pochi mesi dalla scomparsa del piccolo Edo, di appena 12 anni, decisero di dare vita a un'associazione in suo nome. L'attività incessante portata avanti in questi dieci anni è arrivata fin sulla scrivania del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha deciso di insignirli del titolo di Cavalieri.
Un riconoscimento che non è solo il premio a due persone, ma l'incarnazione di un amore incondizionato che ha saputo trasformare il dolore più grande in un faro di speranza per le famiglie dei bambini malati. La notizia, giunta tramite decreto del 2 giugno scorso, da pochi giorni pubblicato, è stato un vero e propriomotivo d'orgoglio per Adelfo e Cinzia, che hanno fatto del ricordo del figlio Edoardo la base di un'associazione votata a donare e a donarsi. Una delle sole due riconosciute dal prestigioso ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. «Questo riconoscimento è importante non per noi, ma per l'associazione», ha spiegato Marcangeli, «è una medaglia che va appesa al petto ditutti coloro che aiutano l'associazione, dalla comunità di Carsoli, sempre pronta ad aderire alle iniziative promosse, a quanti decidono di sostenerci con il 5 x mille. Un grazie che noi rivolgiamo a quanti hanno sempre lavorato al nostro fianco e al fianco dell'associazione».
Edoardo, scomparso dieci anni fa dopo una lunga battaglia, ha lasciato un vuoto incolmabile, ma anche una profonda lezione di coraggio e dignità. I suoi genitori hanno deciso di onorare la sua memoria e il suo spirito altruista. L'associazione Edoardo Marcangeli, nata nel 2015, pochi mesi dopo la sua scomparsa, è la prova tangibile di questo impegno. La loro missione ha trovato nel Bambino Gesù un alleato fondamentale, con il quale collaborano strettamente nel reparto di onco-ematologia e con Franco Locatelli, direttore del dipartimento.Il lorolavoro, svolto con dedizione e trasparenza, si concretizza anche con la presenza in reparto di un'assistente ludica, figura essenziale per alleviare la sofferenza di bambini e genitori, e accreditata dall'ospedale stesso. Ma il progetto più ambizioso e concreto è “A Casa di Edo”, con due case di accoglienza gratuita che ospitano fino a sei famiglie con bambini per volta. Questo rifugio sicuro, che sitrova a pochi passi dall'ospedale, è destinato alle famiglie (con particolare attenzione a quelle con Isee più basso), segnalate direttamente dall'ospedale Bambino Gesù e impossibilitate a sostenere le spese di un alloggio durante la degenza dei loro figli.
«Noi aiutiamo ogni anno tante famiglie che vengono da tutta Italia a Roma per curare i loro bambini, tutto gratuitamente», ha ricordato Marcangeli. «Anche quando tornano in città per delle visite di controllo le accogliamo in uno spazio che prima era un ufficio e ora è diventato un alloggio. L'associazione è diventata una realtà importante e ospita contemporaneamente sei famiglie con i loro figli in cura al Bambino Gesù. Diamo ospitalità anche a tanti marsicani e abruzzesi. Siamo veramente orgogliosi di poter aiutare chi sta affrontando dei percorsi così lunghi e complessi». L'onorificenza di Cavaliere della Repubblica è il sigillo su un'attività consolidata che dimostra come l'amore per la vita, anche quando messa a dura prova, può generare una forza inarrestabile. Un riconoscimento che papà Adelfo e mamma Cinzia hanno subito voluto condividere con tutti coloro che contribuiscono ogni giorno con il loro operato a mandare avanti l'associazione dedicata alloroEdo