Post contro Iachini, assolto il super tifoso opinionista

26 Settembre 2025

Napolitani era finito a processo con le accuse di stalking e di diffamazione. L’ex presidente del Teramo calcio parte civile, per il giudice il fatto non sussiste

TERAMO. Due anni di udienze, numerosi testi sentiti in aula e lacrime alla lettura del dispositivo di sentenza che ha assolto il conosciuto tifoso e opinionista Alfredo Napolitani dalle accuse di stalking e diffamazione nei confronti dell’ex presidente del Teramo calcio Franco Iachini.

Napolitani, 62enne bancario molto noto in città, è stato assolto dal giudice monocratico Emanuele Ursini con la formula del fatto non sussiste. La pm d’udienza Stefania Mangia aveva chiesto una condanna a due anni. Napolitani (difeso dagli avvocati Nello Di Sabatino e Antonio Valentini) alla lettura del dispositivo ha pianto. Iachini (rappresentato dall’avvocato Fabrizio Acronzio) si era costituito parte civile e aveva chiesto un risarcimento danni.

Napolitani è uno dei tifosi del Teramo calcio più conosciuti grazie alle sue frequenti apparizioni televisive, in qualità di opinionista, nelle trasmissioni che trattano le vicende della squadra biancorossa. È molto presente anche sui social. Ed è proprio per una serie di post contro Iachini, riguardanti in particolare il momento finale della presidenza della squadra biancorossa, che era finito a processo. Inizialmente era finito sotto accusa anche per apologia di reato da cui era stato prosciolto con un non luogo a procedere nel corso dell’udienza preliminare. La Procura aveva contestato l’apologia di reato sostenendo che alcuni degli attacchi di Napolitani a Iachini miravano a istigare la parte più violenta della tifoseria ad aggredire anche fisicamente l’ex patron del Teramo, cosa avvenuta diverse volte in questi anni e per cui è in corso un processo nei confronti di alcuni supporter.

Iachini, nel corso della sua audizione in aula come persona offesa, aveva ripercorso le tappe principali della presidenza della squadra biancorossa. «Quando è scoppiato il Covid», aveva detto davanti al giudice, «sono cambiate molte cose, le sponsorizzazioni non venivano più. Chiesi al sindaco degli interventi perché c’era un patto tra gentiluomini. Bruciavo i soldi della mia famiglia e nessun altro contribuiva. Devo dire che da quel momento in poi l’umore dei tifosi è iniziato a cambiare nei mie confronti. Il più concitato era Napolitano che io conosco da quando eravamo ragazzini. Lui è un opinionista anche molto seguito così come i suoi post sui social. L’ho querelato quando non ne potevo veramente più». Tra novanta giorni le motivazioni della sentenza.

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