«Impianti sicuri come quelli a benzina»

Parla l’esperto: «Sono sottoposti a tanti controlli e serve anche l’ok della Motorizzazione»

L’AQUILA. Luca Marzapane da diversi anni si occupa di montaggi e riparazione di impianti a Gpl e ha accumulato una notevole esperienza nel settore.

Il commento del tecnico è rassicurante anche se, ovviamente, non può pronunciarsi sull’incidente avvenuto due giorni fa,

«Questi impianti», afferma, «sono ormai sicuri almeno quanto quelli per le auto alimentate a benzina. Sono sottoposti a innumerevoli collaudi e controlli, compresi quelli della Motorizzazione. E non credo che un ingegnere di quell’ufficio possa dare l’ok se non si vede che tutto è in regola».

«Non dobbiamo dimenticare», aggiunge, «che se prima questi motori venivano montati dopo, adesso, per la maggior parte dei casi, sono le stesse case automobilistiche che li installano da subito e funzionano a meraviglia. Gli incidenti sono rarissimi nonostante siano sempre di più le macchine a Gpl. Del resto i serbatoi sono progettati tenendo conto delle stesse caratteristiche del Gpl».

Nel mirino ci sono sempre le valvole che, però, ora sono molto efficienti. Quelle di ultima generazione, ma già applicate ormai da anni, interrompono il flusso di gas in uscita dal serbatoio quando la chiave non è inserita. Hanno anche altre caratteristiche.

La fuoriuscita di gas da un impianto a Gpl è molto meno probabile di una simile in un’auto alimentata a benzina.

Inoltre, secondo gli esperti, le prove hanno dimostrato che, in caso di incendio, il volume della fiamma è più circoscritto di quello provocato con una macchina alimentata a benzina. Gli stessi serbatoi, inoltre, sono tutti sottoposti a severi collaudi sia in sede di omologazione sia nel corso della loro esistenza.

I serbatoi vengono sostituiti dopo dieci anni dal montaggio, fermo restando la revisione delle auto ogni due anni.

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