In città il vertice sulla sicurezza: «Il caso Ciaccio sotto controllo»

26 Settembre 2024

Il prefetto assicura la presenza di più pattuglie in campo per contrastare i fenomeni malavitosi E ieri l’incontro di don Ciotti con studenti e docenti degli istituti superiori sulla cultura della legalità

SULMONA. Più pattuglie in campo per la prevenzione contro i tanti fenomeni malavitosi presenti sul territorio, tra cui le infiltrazioni mafiose. È quanto emerso nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, che si è tenuto ieri a Sulmona, alla presenza del prefetto Giancarlo Di Vincenzo, del procuratore Luciano D’Angelo, dei rappresenti delle forze dell’ordine e del sindaco Gianfranco Di Piero.
Un vertice necessario anche per tranquillizzare la comunità sulla presenza in città dei detenuti in regime di semilibertà. L’ultimo caso, in ordine di tempo, quello che riguarda Leonardo Ciaccio, ex braccio destro di Matteo Messina Denaro, dallo scorso maggio bibliotecario nel polo museale diocesano. Una misura alternativa alla detenzione disposta dal tribunale del Riesame dell’Aquila, e ora impugnata dalla Cassazione.
«Il tavolo è servito a ribadire che per Sulmona c’è una rete di controllo capillare», ha sottolineato il sindaco Di Piero. Sul territorio si lavora costantemente per la prevenzione e la sicurezza. La prefettura ha un gruppo interforze e antimafia già attivo». Per tenere sotto controllo eventuali infiltrazioni mafiose, già da alcuni mesi, le forze dell’ordine stanno rafforzando i posti di blocco nelle aree strategiche della città, tra cui anche via Lamaccio, dove si trova il carcere di massima sicurezza. Sul tavolo del Comitato, sono stati esaminati anche i numeri portati dalle forze di polizia. A Sulmona e nel circondario peligno, sono in calo i furti, passati dagli 89 del 2023 ai 61 di quest’anno. In aumento, invece, arresti e denunce. Nei primi otto mesi dell’anno se ne contano rispettivamente 22 e 92, a fronte dei 4 arresti e delle 55 denunce dell’analogo periodo di tempo del 2023. «Abbiamo affrontato anche il tema degli incendi estivi. Fortunatamente, nell’area del Morrone, l’estate è stata più tranquilla. Tutto ciò grazie al protocollo operativo che avevamo adottato lo scorso anno», ha aggiunto Di Piero.
E i temi della legalità e della sicurezza sono stati al centro anche dell’incontro organizzato ieri pomeriggio all’auditorium dell’Annunziata dall’associazione Libera.
Ospite d’eccezione don Luigi Ciotti che ha parlato a docenti e studenti delle scuole superiori cittadine. «È fondamentale lavorare sui giovani, dar loro spazio, per coltivare la cultura della legalità», è intervenuto il presidente di Libera per passare poi anche al ruolo del carcere, prendendo spunto dal caso Ciaccio.
«Ci sono leggi che garantiscono la riabilitazione e vanno rispettate. È importante che i percorsi siano, però, realmente propositivi per rieducare i detenuti. C’è anche da dire che, tra sovraffollamenti, carenza di personale e suicidi, è complicato attuare questi progetti, visto il momento davvero difficile che vivono le carceri italiane», ha concluso don Ciotti.
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