Pettino, fuoco a ridosso delle case

Incendi all'Aquila, in azione otto mezzi aerei e 215 uomini / VIDEO

Il sindaco Biondi: gran parte della flotta erea di Stato è qui. Solo sabato sono stati effettuati 500 lanci, un drone monitora l'evoluzione delle fiamme

L'AQUILA. Sono riprese alle 6 le operazioni di spegnimento delle fiamme che da giovedì interessano l'area di Arischia e Cansatessa-Pettino. Sono attivi quattro canadair, tre elicotteri, 80 Vigili del fuoco, 56 volontari di protezione civile, 35 alpini del IX Reggimento e 14 unità di personale del Comune dell'Aquila.

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«Gran parte della flotta aerea di Stato» ricorda il sindaco Pierluigi Biondi «è impegnata sulla nostra città e solo ieri sono stati effettuati 500 lanci. Il dipartimento nazionale di protezione civile ha dato la disponibilità a effettuare il rifornimento di carburante degli elicotteri all'aeroporto di Preturo, non a Pescara, con conseguente velocizzazione delle operazioni di spegnimento».

«Ho avuto un confronto con i vigili del fuoco» prosegue Biondi «è stato attivato anche il nucleo Sapr (sistemi aereomobili pilotaggio remoto) che, grazie a un drone a termocamere, monitora l'evoluzione delle fiamme. Lo stesso nucleo, al termine delle operazioni di spegnimento farà una ricognizione aerea, per redigere il catasto dei terreni percorso da incendio. Nel resto del Paese sono attivi altri 12 incendi ed è possibile il dirottamento di alcuni mezzi in altre emergenze».

Sabato 1 agosto, si rafforza l'ipotesi dolosa. Sono in corso le indagini dei carabinieri forestali dell'Aquila sugli incendi scoppiati nelle frazioni di Arischia e Cansatessa. Si rafforza l'ipotesi Prende degli inneschi di origine dolosa, per le modalità e i tempi di propagazione delle fiamme, ma non c'è conferma da parte di inquirenti e protezione civile r egionale, che mantengono il massimo riserbo. Il fuoco su entrambi i fronti, Arischia e Cansatessa, è partito nelle ore più calde della giornata, dall'alto e in posizioni tali che le fiamme potessero sfruttare l'effetto incanalamento delle valli, aiutate a propagarsi dal vento incessante, viene sottolineato.

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L'Aquila, l'intervento di un canadair
Proseguono le operazioni di spegnimento dei roghi attorno alla città con l'impiego di dieci mezzi aerei e 220 uomini (video di Raniero Pizzi)

Dieci mezzi aerei e 220 uomini impegnati. Sette canadair, tre elicotteri, 80 Vigili del Fuoco, 40 militari del IX Reggimento Alpini, 70 volontari di protezione civile, 30 dipendenti comunali e 4 pattuglie della Polizia municipale in azione da stamani sui fronti degli incendi che stanno colpendo la zona ovest dell'Aquila e che, pur essendo monitorati e controllati, destano preoccupazione tra operatori e cittadini. A censire le squadre di lavoro sul fronte c'è l'unità di crisi locale dei vigili del fuoco dei comandi di Teramo e L' Aquila. Il Comune ha censito, attraverso il Coc (Centro operativo Comunale) 13 famiglie a ridosso della linea del fuoco che potrebbero essere spostate in alloggi provvisori in caso di minaccia reale alle abitazioni.

Pettino, fuoco a ridosso delle case

A fare il punto della situazione è il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, che ha appena effettuato un primo sopralluogo a Cansatessa, per poi recarsi al comando regionale dei Vigili del Fuoco. «Le energie in campo sono straordinarie e la mobilitazione è ampia e sentita. I dipendenti comunali dalle 6 hanno ripreso a lavorare sulla linea tagliafuoco - spiega il sindaco - mentre abbiamo completato il censimento delle famiglie che risiedono a ridosso dei punti critici nel caso dovesse rendersi necessaria un'evacuazione. Anche in questo caso siamo pronti a intervenire con abitazioni sostitutive. Lo sforzo è enorme e il contatto con le sale operative di Vigili del Fuoco, Regione e Prefettura è costante. Purtroppo le condizioni climatiche e il territorio impervio non favoriscono l'attenuazione del pericolo»

Venerdì, è arrivato anche l'esercito all'Aquila, per dare sostegno alle operazioni di spegnimento delle fiamme su un fronte di fuoco di circa 500 metri di lunghezza. Gli uomini del Nono Reggimento Alpini dell'Aquila, sono stati inviati dalla prefettura su richiesta della Protezione Civile regionale e stanno impiegando i grandi mezzi per contenere il fronte di fuoco

NUOVO FRONTE DI FUOCO: GUARDA IL VIDEO

Nuovo rogo attorno all'Aquila
Seconda giornata di emergenza in città per gli incendi che circondano la città dopo il fuoco innescato dolosamente su Monte Pescine

Venerdì 31 luglio. Paura neri centri abitati, a Pettino il fuoco è arrivato a ridosso delle case. A Cansatessa, i Canadair stanno scaricando dietro la collina e in via delle Gazzetelle, un professionista che risiede sulla strada della frazione aquilana è stato invitato a uscire dalla sua abitazione. Le squadre di soccorso sono salite fin sotto i piloni dell'alta tensione. Il grosso del fronte di fuoco è dietro.

Parco, in fumo cento ettari. «Nel rogo di Arischia sono andati in fumo circa 100 ettari di bosco di Pino nero, frutto di un rimboschimento effettuato negli anni Trenta. Questa mattina il rogo è stato in pratica risolto. Si tratta di una zona A2 del parco quindi a cavallo dei confini. Abbiamo già capito il punto di innesco l'orario e il luogo da dove è partito l'incendio. Ora però ci dà più problemi incendio di Cansatessa che è comunque fuori dal parco». Così il presidente del Parco Nazionale Gran sasso Laga Tommaso Navarra spiega cosa sta succedendo nell'aquilano. «Su Arischia»  chiarisce «ci siamo fatti le idee chiare, in quella zona non abbiamo avuto problemi col Parco, c'è una forte tradizione di protezione della natura».

IL ROGO DI ARISCHIA: GUARDA IL VIDEO

Rogo divora i boschi attorno all'Aquila
Vasto incendio su Monte Pescine, zona Arischia, nel parco del Gran Sasso, per cause molto probabilmente dolose