Un momento della fiaccolata in ricordo delle vittime del terremoto (foto di Raniero Pizzi)

DECENNALE TERREMOTO

L'abbraccio dei 15mila nella lunga notte dell'Aquila

La fiaccolata silenziosa con i nomi delle 309 vittime e il premier Conte. il medico Vittorini: "Gli ho detto basta prescrizioni". Il cardinale Petrocchi: "Ci sono attese che vanno ora riempite di fatti". E parte la campagna ActionAid #SicuriPerDavvero

L'AQUILA. Nonostante il freddo pungente con temperature invernali intorno ai 3 gradi, sono state circa 15mila le persone che nella notte di venerdì 5 aprile hanno sfilato nella fiaccolata silenziosa per le vie dell'Aquila per commemorare le 309 vittime nel decennale del terremoto che il 6 aprile del 2009 ha distrutto la città capoluogo di regione e il suo circondario. In un clima di dolore e commozione, alle migliaia di aquilani si sono aggiunti in tanti provenienti da fuori regione e dall'estero, un segnale che il decennale è riuscito a riaccendere i riflettori su una tragedia definita epocale per il numero di vittime, per i 1500 feriti, per l'ampiezza dei territori colpiti e per la distruzione di case e monumenti. Il premier, Giuseppe Conte, giunto all'Aquila intorno alle 21,30 di venerdì sera ha lasciato la città intorno all'una dopo aver partecipato al corteo della memoria ed aver salutato molte persone all'arrivo in piazza Duomo.

Tra queste il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita, che prima di celebrare la Santa Messa, ha parlato con Conte. «Di promesse ne abbiamo avute tante. Ci sono attese che vanno ora riempite di fatti. Abbiamo avuto in questa terra, nel corso dei secoli, terremoti devastanti. Ma qui la gente è tenace e non si rassegna», ha detto il cardinale al premier che ha ascoltato in silenzio davanti alla chiesa di Santa Maria del Suffragio, dove sono stati ricordati i nomi delle 309 vittime. Dolore e commozione hanno caratterizzato gli eventi culminati alle 3,32, ora della scossa, con i 309 rintocchi delle campane. Momento che è giunto dopo la veglia di preghiera seguita alla Santa Messa.

BASTA  PRESCRIZIONI. «Al presidente del Consiglio ho detto che abbiamo presentato un documento al ministro della Giustizia, frutto del lavoro del coordinamento nazionale delle vittime dei disastri nel quale si chiede di investire in prevenzione e in sicurezza, di fare finalmente verità nelle stragi impunite italiane e anche riforme della giustizia in direzione dell'accelerazione dei processi, e della lotta alla prescrizione facile. Conte mi ha risposto che dal primo gennaio 2020 la prescrizione sarà bloccata dopo la sentenza di primo grado e che queste sono misure che ogni paese civile dovrebbe attuare». Così il medico chirurgo, Vincenzo Vittorini, tra gli organizzatori della fiaccolata come componente del Comitato familiari delle vittime del sisma dell'Aquila, tra cui anche la moglie e la figlia di 9 anni . E proprio in riferimento al decennale, il medico ha sottolineato che «siamo qui e continuiamo a combattere non per il presente e nemmeno per il passato. Quello che ci è stato tolto non ce lo restituirà mai nessuno. Lottiamo perche in futuro mai nessuno dovrà patire quello che noi abbiamo patito. A L'Aquila a Viareggio, a San Giuliano Di Puglia a Genova. Non può essere più possibile».

NUOVA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE. Intanto è partita dall'Aquila #SicuriPerDavvero la campagna di sensibilizzazione lanciata da ActionAid, a dieci anni esatti dal terremoto, con l'obiettivo di sensibilizzare e chiedere al Governo di varare una legge quadro sulle ricostruzioni e normative, finanziamenti e modalità di monitoraggio più efficaci su prevenzione e mitigazione del rischio. Simbolo della campagna: un mattoncino giocattolo che rappresenta l'esigenza di costruire (o ricostruire) uno spazio piacevole da vivere, lanciata da piazza Fontana con un grande stendardo, #SicuriPerDavvero tocca in questi mesi diverse città, tra cui territori toccati da eventi sismici o vulnerabili: tra queste Perugia il 7 aprile, Arquata del Tronto l'11 maggio e Bologna a giugno.