LIBRI

L'Abruzzo raccontato dai grandi del passato

Parte dal Fucino il primo volume della collana che raccoglie i racconti di grandi personaggi che hanno attraversato la regione

L'AQUILA. "C'è stato un tempo in cui l'Abruzzo ospitava il futuro, e fu quando tra le sue aspre montagne si realizzava un miracolo di ingegneria incredibile: il prosciugamento del Fucino". Il viaggio parte da qui, da uno spazio e un tempo scanditi dai solchi tracciati dalla penna dello scrittore Peppe Millanta nella collana 'Comete - Scie d'Abruzzo' in uscita per Ianieri Edizioni. Un ampio progetto editoriale che raccoglie i racconti di grandi personaggi che hanno attraversato l'Abruzzo. Itinerari che invitano i lettori a mettersi a loro volta in cammino sugli stessi sentieri, oggi, con gli occhi del passato.

Le 12 uscite di questa prima serie cercano di abbracciare un ventaglio ampio sia come periodo storico, sia come personaggi che parlano in prima persona: da Edward Lear a Maud Howe, da Ferdinand Gregorovius ad Anne MacDonell; e ancora, Ugo Ojetti ed Alberto Savinio, Uys Krige ma anche Primo Levi.

Il primo volume si apre con uno sguardo meravigliato sul Fucino negli anni del prosciugamento, opera talmente visionaria da richiamare viaggiatori, studiosi e intellettuali anche dall'estero. Tra questi, Alexandre Dumas, i cui taccuini di viaggio si aprono a un racconto capace di restituire la meraviglia di quel tempo anche a un futuro che si è spostato altrove. "Ora, visto che siamo qui, non possiamo raggiungere la ferrovia senza fare un giro per gli Abruzzi e senza dare uno sguardo a quel famoso lago Fucino, nel prosciugamento nel quale fallì l'imperatore Claudio, e dove invece è riuscito il principe Alessandro Torlonia", scrive Dumas da Arpino, sul percorso che doveva portarlo da Napoli a Roma. Visiterà la Valle del Liri, Avezzano, Pescina, Collarmele, Alba Fucens per raccontare queste terre con uno sguardo che non dimentica le suggestioni classiche e la magnificenza dell'antica Roma.

"È risaputo che Dumas non sostava per lungo tempo né in un luogo, né in una professione...", scrive Dacia Maraini nella prefazione. Il progetto si avvale della collaborazione dell'università d'Annunzio di Chieti-Pescara. Gli itinerari sono stati curati da Serena D'Orazio, progetto grafico e disegni da Luca Di Francescantonio, impaginazione da Federica Di Pasquale, lavoro di redazione da Cecilia Di Paolo.