L'Aquila, anche il sindaco Cialente tra i testimoni nel processo alla commissione grandi rischi

Già ascoltata Daniela Stati, oltre al primo cittadino sfileranno davanti al giudice Leone (Protezione civile Abruzzo), Del Pinto (sismologo molisano) Pezzopane (all'epoca presidente della Provincia) e  De Santis (dirigente Ingv)

L'AQUILA. Ha preso il via, negli uffici provvisori del tribunale dell'Aquila, la nona udienza del processo alla Commissione grandi rischi, l'organo della presidenza del Consiglio accusato di avere fornito false rassicurazioni agli aquilani causando la morte di 309 persone in occasione del terremoto del 6 aprile 2009. Dopo i parenti delle vittime chiamati a testimoniare dai pm nelle scorse udienze, è la volta di alcune delle persone strettamente legate alla contestata riunione del 31 marzo 2009: amministratori e tecnici che hanno assistito in prima persona ai lavori.

Anche per questo sono presenti in aula quattro dei sette imputati: Bernardo De Bernardinis (sempre presente finora, già vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile), Enzo Boschi (all'epoca presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), Mauro Dolce (direttore dell'ufficio rischio sismico di Protezione civile) e Claudio Eva (ordinario di fisica all'Università di Genova).

La prima testimonianza è stata dell'ex assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati. Davanti al giudice Marco Billi sfileranno anche Altero Leone, dirigente regionale della Protezione civile abruzzese; Christian Del Pinto, geofisico, sismologo, in servizio al centro funzionale della Protezione Civile della Regione Molise come responsabile scientifico e il sindaco Massimo Cialente. Inoltre, saranno chiamati a testimoniare Stefania Pezzopane, all'epoca presidente della Provincia e Pasquale De Santis, dirigente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Con De Bernardinis, Boschi, Dolce ed Eva sono imputati anche Franco Barberi, presidente vicario della commissione Grandi Rischi, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, e Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto Case.

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