la tragedia

L'Aquila, bimba di 3 mesi muore dopo il ricovero

La piccola si è sentita male ed è stata portata al Pronto soccorso pediatrico, ma le terapie si sono rivelate inutili. Oggi i funerali a Paganica

L’AQUILA. Una bambina aquilana di poco più di tre mesi è morta in ospedale dove era stata ricoverata d’urgenza in seguito a delle condizioni di salute che, dal nulla, si sono improvvisamente aggravate.

La tragedia, che nessuno avrebbe mai voluto raccontare, si è consumata l’altra sera dopo che la piccola Amelie Evangelista aveva avuto un inspiegabile rialzo termico, condizione inattesa visto che la piccola non aveva mai dato sintomi allarmanti da collegare a quanto poi accaduto. Visto che le condizioni non sembravano migliorare affatto, come sperato dai familiari, è stato opportunamente deciso dai genitori di correre al San Salvatore. Il destino della piccola è stato affidato alle mani esperte dei medici del pronto soccorso pediatrico, ma le condizioni sono precipitate in tempo breve. Il quadro clinico, già dai primi accertamenti strumentali, sembrava non lasciare spazio alle speranze. Sono subito apparse evidenti dei gravissimi problemi respiratori, febbre alta, cuore sempre più debole, sintomi che non è facile fronteggiare tutti insieme. Per sostenere le funzioni vitali della piccola, poco prima, si era proceduto a intubarla.

Tutte queste frenetiche attività rianimatorie non sono bastate a cambiare il destino e la piccola è morta alle 6 di mattina nonostante il prodigarsi dei medici. Quali siano le cause di questa tragedia diventa un problema secondario a fronte di un dramma familiare di questa portata.

Si è fatta, comunque un’autopsia di natura strettamente sanitaria, finalizzata a capire il perché sia successo questo.

Le cause più probabili sono una massa (forse tumorale) che è emersa dopo un’esame ecografico oppure una setticemia, patologia spesso fulminante e ancora di più in un organismo ancora in formazione: comunque patologie non facili da diagnosticare in tempo utile. L’impressione è che ci sia trovati di fronte a una patologia non curabile pur da parte di una struttura specializzata come quella aquilana.

Si tratta, del resto, del primo centro specializzato di questo genere che è operativo nella regione. La struttura, composta da un pronto soccorso pediatrico e da un reparto di osservazione breve con 4 posti letto, è aperta 24 ore su 24, e offre a bambini e ragazzi fino a 15 anni la possibilità di effettuare controlli clinici, accertamenti e terapie senza ospedalizzazione. Oggi pomeriggio l’addio nella chiesa vicina al cimitero di Paganica.

Alla famiglia della piccola le condoglianze della nostra redazione.

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