L'Aquila, case B e C, ecco i 2679 cantieri virtuali

Sono scaduti i termini, in molte abitazioni i lavori non sono ancora partiti. Tecnici inviati dal sindaco a caccia degli indecisi. Crescono le domande per gli immobili A

L’AQUILA. Quasi 13mila domande, con 2679 certificati di contributo definitivo. Scaduti i termini per presentare le perizie delle case B e C (tranne per coloro che hanno avuto in ritardo la pubblicazione dell’esito dell’agibilità), è ferma al palo la ricostruzione delle case E.

CASELLA VUOTA. Se, infatti, i numeri per le abitazioni B e C sembrano aver preso una certa consistenza (almeno sulla carta, visto che per l’avvio dei lavori ci sono ancora molti ritardi) è desolante il quadro per le case E. Su 110 domande presentate allo sportello Fintecna, dove viene verificata soltanto la regolarità formale, il consorzio Reluis, che cura l’aspetto delle verifiche tecniche, ne ha esaminate appena 29: 25 con esito positivo, tre con richiesta di integrazioni e una evasa con esito positivo dopo le integrazioni richieste. Da Reluis a Cineas (il consorzio che valuta la congruità economica delle richieste dei professionisti) i numeri si assottigliano ancora di più. Infatti, sempre restando alle case E, le pratiche evase con esito positivo sono appena 3, mentre quelle osservate 13. Una, infine, quella vistata dopo la verifica. Per un totale di 17 domande. Numeri che scompaiono, invece, nel passaggio al Comune, visto che non è stato concesso nemmeno un contributo provvisorio per una abitazione classificata E. Proprio per affinare il meccanismo è stato organizzato un incontro tra tutti i soggetti che fanno parte del meccanismo della ricostruzione: Fintecna, Reluis, Cineas e Comune. Obiettivo: semplificare e stringere i tempi. Il Comune, pertanto, continuerà ad avvalersi del contributo di Cineas che fino a venti giorni fa era a forte rischio di risoluzione del contratto stipulato con l’amministrazione.

CANTIERI B E C.
Stando ai numeri aggiornati al 4 febbraio scorso è cresciuto il numero delle domande delle case A, che hanno un contributo di 10mila euro. Sono passate, nel giro di un mese, da 2325 a 2492. Sempre secondo l’ultimo aggiornamento dei dati, in città dovrebbero essere stati aperti qualcosa come 2679 cantieri nelle abitazioni private che non presentano danni alle strutture: 2328 per le case classificate B e 351 per le abitazioni classificate C. Un numero enorme, che dovrebbe indurre all’ottimismo. Tuttavia, lo stesso sindaco Massimo Cialente ha manifestato più volte la sua preoccupazione per il fatto che la gente non rientra nelle case riparabili, tanto da avviare una serie di controlli per verificare l’adempimento delle procedure da parte di coloro che hanno ricevuto il contributo definitivo. Infatti, entro sette giorni dalla ricezione del certificato bisogna far partire i lavori. Pena la perdita del contributo. Molto consistente (7550) il numero dei contributi provvisori concessi per le abitazioni B (6595) e C (955). Segno, questo, che la procedura è particolarmente macchinosa. Ma per chi ottiene il contributo provvisorio non è automatico l’avvio dei lavori. Infine, le domande osservate dal Comune sono 2447. Quelle osservate da Reluis sono 1439, quelle di Cineas 1760.