L'Aquila, Cesa lancia De Matteis e chiude al Pdl

Il segretario nazionale dell'Udc: al ballottaggio ci andremo noi

L'AQUILA. «Con De Matteis ballottaggio assicurato. E poi sarà Giorgio sindaco». Il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa lancia «il mio amico» De Matteis, chiude le porte al Pdl e, impresa della giornata, mette al tavolo della pace, col segretario provinciale Morena Pasqualone, anche Rodolfo De Laurentiis. A chiudere, o tentare, il dibattito interno sull'appoggio all'esponente Mpa. Insomma, tutti per «Giorgio sindaco», in questa saletta stipata di fronte allo stadio che pure il leader nazionale sussurra: «stiamo stretti, ma che fa?». C'è tanta tanta Balena Bianca, ma non solo, in questa vetrina dello scudo crociato che, però, non starà sulla scheda accanto al simbolo della Destra di D'Eramo e Storace. Pronti a privarsi, dopo le primarie-beffa, anche della fiamma e del tricolore. Ecco pronta la spiegazione di De Matteis: «Ci hanno chiesto loro di aderire con una lista civica». Altro che veti. Passo e chiudo anche sul caso-Farello, sviluppatosi sulle note di «Faccetta nera». «Non è stato mai candidato», sostiene il candidato sindaco. L'Alleanza di Centro di Francesco Pionati e Sandro Stirpe fa sapere che sarà della partita.

CHI C'ERA. Tanta vecchia Dc attorno a un progetto che giorno dopo giorno aggrega ulteriori pezzi. E non solo del vecchio pentapartito. In sala, tra gli altri, svariati potenziali candidati per un posto in consiglio comunale. A partire dagli ex sindaci Giuseppe Placidi e Biagio Tempesta (ex missino), passando per l'ex An Alessandro Piccinini, la dottoressa Maria Antonietta Pistoia proveniente dal Pd. In prima fila l'ex Pdl Adriano Perrotti e, subito dietro, il docente universitario Sergio Tiberti, primo oppositore del rettore Ferdinando di Orio, con il consigliere comunale uscente Piero Di Piero che ha piazzato i suoi manifesti proprio davanti alla sede. C'è anche il medico Vincenzo Corridore, oltre a Ferdinando Colantoni ex Forza Italia. Quindi i fedelissimi di De Matteis tra cui spicca Corrado Ruggeri. Cesa, insomma, deve guardare a lungo alle file dietro mentre dice: «A voi giovani, io che da ragazzo faccio questo lavoro, dico che la campagna elettorale è sempre un'esperienza esaltante».

CASO PDL. «Il Pdl? Ho visto la città piena di manifesti del loro candidato, non mi sembra che ci siano possibilità di accordi», taglia corto Cesa. «Parleremo all'elettorato del Pdl, ai moderati che la pensano come noi. Siamo sicuri che ci sarà una risposta forte nei confronti di De Matteis, persona moderata che ha dimostrato, nella sua vita politica, di essere molto concreto. Ci aspettiamo una campagna elettorale all'insegna di poche cose, ma concrete e da fare il giorno dopo». Pensiero finale: «Il male della politica degli ultimi anni è stato quello di aver messo insieme tutto e il contrario di tutto. La cosa non ha funzionato per i partiti e per il Paese», dice Cesa. «Abbiamo avuto un bipolarismo che ha prodotto risultati nefasti. Ora la situazione sta cambiando grazie alle cose che abbiamo fatto noi».

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