L'Aquila, la procura chiede il giudizio immediato per il provveditore Santariga

La procura vuole il giudizio immediato per il provveditore alle Opere pubbliche Giancarlo Santariga  finito ai domiciliari il 18 gennaio scorso con l'accusa di concussione per l'appalto della sede della finanza a Pescara

L'AQUILA. La procura vuole il giudizio immediato per il provveditore aggiunto alle Opere pubbliche Giancarlo Santariga finito ai domiciliari il 18 gennaio scorso con l'accusa di concussione in relazione all'appalto per la realizzazione della sede della Guardia di finanza a Pescara. Il sostituto procuratore della Repubblica dell'Aquila David Mancini ha chiesto il processo ritenendo che vi siano prove evidenti della condotta della persona sottoposta alle indagini. Depositata la richiesta alla cancelleria del gup, entro i cinque giorni successivi il giudice emette il decreto con il quale dispone il giudizio immediato ovvero rigetta la richiesta ordinando la trasmissione degli atti al pubblico ministero. Sulla vicenda Santariga è in atto un braccio di ferro tra accusa e difesa. Il tribunale del Riesame ha infatti revocato il provvedimento del gip che, di fatto, gli restituiva la libertà provvisoria, firmato dal gip supplente Roberto Ferrari dopo l'interrogatorio di garanzia. Dopo l'annullamento del Riesame, l'ufficio del Gip dovrà pronunciarsi di nuovo e nel caso di decisione contraria l'indagato potrà presentare ricorso fino alla Cassazione. Il difensore di Santariga, l'avvocato Francesco Carli, aveva definito un «abbaglio giudiziario» l'arresto nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal pm Mancini.

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