L'Aquila, lite Bersani-Berlusconi sui tempi per la ricostruzione

L’intervista rilasciata al Centro da Silvio Berlusconi, in cui il premier parla di anni e anni prima che L’Aquila torni al suo splendore, accende la polemica e finisce su Le Monde

PESCARA. Bersani contro Berlusconi, Bonaiuti contro il leader Pd, Marini che apprezza Bertolaso. L’intervista sul post-sisma rilasciata, ieri in esclusiva, al direttore del Centro, Luigi Vicinanza, dal premier Silvio Berlusconi, ha innescato una reazione a catena di commenti e polemiche trovando un’eco anche sul prestigioso quotidiano francese, Le Monde.

Gli italiani devono essere fieri di quanto è stato fatto all’Aquila. Nel decreto terremoto ci sono 8,6 miliardi di euro stanziati per la ricostruzione, ma ci vorranno anni e anni prima che L’Aquila torni al suo splendore. Non ci saranno, però, sprechi e ritardi come in Belice, in Irpinia e in Umbria. Grazie a Bertolaso che è un «leader di grande valore».
E’ quanto, in sintesi, il presidente del consiglio aveva detto al Centro.

Di tutt’altro parere, Pierluigi Bersani, che in un’intervista rilasciata, ieri, a Youdem, la tv del Partito democratico, ha attaccato così Silvio Berlusconi: «Ho letto la frase “non faremo sprechi come in Umbria” (una delle dichiarazione di Berlusconi al Centro ndr). Vorrei che fosse chiara una cosa: gli aquilani non sono terremotati di serie B. Dobbiamo dare loro la certezza che saranno trattati come gli altri terremotati. Invece c’è ancora una emergenza aperta per tantissime famiglie». Bersani ha, poi, invitato il centrodestra «a non cantare vittoria sui risultati delle elezioni provinciali» perché «dalle elezioni è emerso tutto il disagio delle popolazioni colpite».

La risposta dal campo del centrodestra è arrivata da Paolo Bonaiuti «Ma come può la sinistra parlare di serie A e B di fronte a un disastro come quello dell’Abruzzo?», si è chiesto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. «Bersani invece dovrebbe riflettere seriamente su tutto quello che è stato fatto e si sta facendo per quelle popolazioni».

Sempre ieri e sempre su Youdem, Franco Marini, non ha seguito il segretario dsel suo partito sulla strada della polemica anti-Cavaliere. «Se potessi avere la certezza che la ricostruzione dell’Aquila avvenisse in almeno otto anni ci metterei la firma», ha detto il senatore abruzzese del Pd apprezzando la stima fatta dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, sui tempi necessari alla ricostruzione dell’Aquila. «Comunque», ha aggiunto, «in Parlamento noi continueremo a porre la ricostruzione come priorità nazionale su cui far convergere fondi e risorse, perché tutte le opere sono importanti ma la ricostruzione dell’ Aquila viene prima».

Sull’emergenza del dopo sisma, Marini ha confermato il suo giudizio positivo. «C’è stata una risposta positiva e sarebbe sbagliato dire il contrario. I primi a non capirlo sarebbero gli stessi abruzzesi», ha sottolineato Marini che, però, ha poi criticato la situazione delle macerie rimaste a ingombrare il centro dell’Aquila. «Forse», ha detto, «si potevano liberare le macerie fin dall’inizio, facendo rientrare lo sgombero nel piano dell’emergenza. Su questo c’è stato un ritardo».

Infine, Le Monde. «Silvio Berlusconi non ha previsto di recarsi all’Aquila per il primo anniversario del terremoto. Una discrezione che contrasta con l’attivismo dei sei mesi che seguirono il sisma», ha scritto il quotidiano francese del pomeriggio, in un commento al reportage dall’Aquila che occupava l’intera prima pagina.

Il terremoto è stato, secondo Le Monde, «l’occasione per Berlusconi di confermare il suo slogan de “l’uomo del fare”, grazie al quale, un anno prima, aveva conquistato il suo terzo mandato. Decidendo di concentrare tutta la sua attenzione e molti mezzi umani, logistici e finanziari a quel dramma, il capo del governo si è concesso un proscenio sul quale esibirsi».

Ad un anno dalla sciagura, ha aggiunto Le Monde, Berlusconi «si contenta di un messaggio video sul sito della presidenza del consiglio per esprimere dolore per le vittime. Ha concesso un’intervista a Il Centro, giornale dell’Aquila in cui dichiara che “rimarrà” a fianco degli abitanti fin quando la città avrà ritrovato il suo splendore».

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