L'incontro sulla sicurezza degli edifici scolastici convocata dal sindaco (foto Raniero Pizzi)

L'Aquila, nodo scuole: il no del sindaco ai doppi turni 

Biondi, prima mossa: ricognizione tecnica degli edifici rapida e dettagliata, se necessario sposteremo gli studenti. Anche quelli del Cotugno

L'AQUILA. No ai doppi turni. Si profila all'orizzonte il trasferimento in sedi alternative delle scuole con un indice di vulnerabilità non idoneo. La ricognizione tecnica sarà rapida e dettagliata, per consentire un avvio di anno scolastico senza turbolenze, scioperi o proteste. La riunione convocata ieri dal Comune ha prodotto un primo risultato: la certezza che gli studenti non faranno lezione nel pomeriggio. Ma bisognerà individuare quali edifici sono a rischio e le sedi disponibili ad accoglierli. Intorno al tavolo si sono riuniti, oltre al sindaco, Pierluigi Biondi, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il titolare dell'Usra, Raniero Fabrizi, il responsabile dell'Usrc, Paolo Esposito, Fabrizio D'Alessandro, per la Provincia, Alberto Bazzucchi e Rosella Parisse, dell'Ufficio scolastico regionale, Massimo Prosperococco, Marianna De Lellis, Silvia Colacicchi e Alberto Bazzucchi, del Comitato scuole sicure.

RICOGNIZIONE SUBITO. «In vista della riapertura delle scuole», ha dichiarato Biondi a margine dell'incontro, «procederemo con una ricognizione generale di tutti gli edifici disponibili per ospitare le scuole che non risulteranno idonee a garantire i livelli minimi di sicurezza per alunni e personale docente». Il nodo è stabilire l'indice di vulnerabilità sismica da prendere come riferimento, in assenza di una normativa nazionale e regionale. «Si era pensato di assegnare alla Reluiss le verifiche tecnico-strutturali degli edifici scolastici», spiega il sindaco, «ma il percorso è troppo complesso e lungo. L'università dell'Aquila ha già effettuato uno studio simile sulle proprie strutture, commissionato a degli spin off che potrebbero fare la stessa ricognizione per conto del Comune».
CERTIFICAZIONI DI GARANZIA. «Ogni scuola dovrà avere, entro settembre, una sorta di certificato di garanzia che ne attesti l'indice di vulnerabilità, rispetto alle verifiche che andremo a fare», dice Biondi, «dal 2014 è in vigore un accordo quadro tra Comune e Università per le consulenze in campo scientificio e formativo. Questo agevolerà la tempistica e i termini della ricognizione tecnica sulle scuole di ogni ordine e grado».
NO AI DOPPI TURNI. Su un punto il sindaco è stato chiaro: «Studenti e insegnanti non dovranno essere sottoposti a turni pomeridiani». Una linea abbracciata da tutti i presenti alla riunione, che a fronte della garanzia di massima sicurezza delle struttura, hanno sollevato il problema della didattica, «che non può essere plasmata sull'emergenza che si propone di volta in volta».
INCOGNITA COTUGNO. Il discorso ha abbracciato indifferentemente gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, ma sotto la lente di ingrandimento è finito, in particolare, il Convitto “Domenico Cotugno”, che vede attualmente il Liceo Classico e il Linguistico dislocati a Pettino, dove sono in corso i lavori di ristrutturazione e adeguamento del corpo F. «Aspettiamo le valutazioni sull'indice di vulnerabilità», sottolinea Biondi, «ma se non ci saranno garanzie, procederemo al trasferimento».
SEDI ALTERNATIVE. Sul tavolo le ipotesi delle sedi alternative: ex Optimes a Pile, ex facoltà di Lettere a Bazzano, ex Tribunale di Bazzano, a cui si sono aggiunti l'edificio Inps in via dei Giardini e l'ex palazzo del Catasto a Villa Gioia, abbattuto e ricostruito dopo il sisma del 2009. «Per i primi tre, che sono edifici modulari», conclude Biondi, «si pone il problema della messa a norma rispetto alle esigenze scolastiche, che potrebbe risultare onerosa. Più semplice, invece, prendere in considerazione edifici già disponibili che non necessitano di interventi». Sono in atto anche le indagini geologiche sui terreni dove sorgono dieci scuole di proprietà comunale, sei in muratura e quattro in cemento armato.
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