L'Aquila, salvato in extremis dai gas di scarico nella propria auto

Le ricerche ed i soccorsi dei carabinieri evitano che l'uomo (del Teramano) si uccida, l'allarme da una telefonata della moglie

L'AQUILA. La richiesta di aiuto al 112, l’avvio dei soccorsi, la corsa verso la zona indicata, l’autovettura ancora in moto, una vita salvata. Sono questi i momenti topici dell’intervento effettuato domenica pomeriggio dai carabinieri del Radiomobile della Compagnia dell'Aquila e che hanno portato a impedire che un uomo originario di Teramo si uccidesse con i gas di scarico della propria autovettura. E' stata la moglie, secondo una nota degli stessi carabinieri, a rivolgersi al 112 poiché sospettava che l'uomo si trovasse in pericolo. Ha raccontato che poco prima l'aveva sentito al telefono e che aveva avuto la sensazione che il marito  potesse compiere una sciocchezza.

I carabinieri hanno attivato le pattuglie nella zona indicata, San Pietro della Jenca. Lungo la strada provinciale 86 del vasto, in direzione Campotosto/Teramo, hanno notato un autovettura parcheggiata in zona boschiva con dei tubi che collegavano la marmitta all’abitacolo. I militari hanno estratto l’uomo oramai privo di sensi a causa del monossido di carbonio che aveva completamente saturato l’abitacolo. E hanno iniziato a praticargli i primi soccorsi richiedendo l’immediato intervento di un’ambulanza. Il personale del 118 ha poi provveduto a stabilizzare ed a trasportare l’uomo al Pronto soccorso.