L’Aquila, settantenne ruba un iPhone rintacciata e denunciata

18 Gennaio 2015

Ha preso il telefonino dimenticato su un divano di una banca da una cliente. Incastrata grazie all’applicazione di Apple “Trova iPhone”

L’AQUILA. Ruba un iPhone ma questo viene rintracciato e viene denunciata per “furto aggravato”. Protagonista della vicenda un’aquilana R.S., settantenne, che si è appropriata del telefonino in un istituto bancario. Quando la polizia si è presentata a casa sua, l’anziana si è cercata di scusare dicendo che voleva restituirlo al più presto al proprietario, ma non è stata creduta.

Il furto è avvenuto lo scorso mese nella filiale di una banca all’interno dell'Ospedale San Salvatore. La vittima del furto, un’altra donna, stava attendendo il proprio turno e ha appoggiato il telefonino su uno dei divani dell'area attesa. Una volta arrivato il suo turno è andata alla cassa e, terminata l'operazione, è uscita dalla banca. Poco dopo si è accorta di non avere con sè il cellulare, è tornata nella filiale e ha chiesto se qualcuno lo avesse trovato il suo cellulare. Ottenuta una risposta negativa è andata in questura.

Gli uomini della Mobile hanno acquisito le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso e hanno individuato una donna anziana entrare nella banca, appoggiare le borse nello stesso posto dove poco prima era seduta la signora e armeggiare con le stesse prima di uscire senza aver effettuato alcuna operazione. Una volta individuato il sospetto, i poliziotti hanno fatto ricorso alla tecnologia. Sul telefono rubato era attiva l'applicazione "Trova IPhone", un software della Apple che permette di rintracciare, tramite la piattaforma "iCloud" e successiva la localizzazione GPS, il cellulare smarrito o rubato.

Gli investigatori hanno localizzato l'apparecchio in un punto esatto di una via alla periferia ovest della città e, una volta arrivati sul posto, hanno fatto squillare il telefono e sentito il suono all'interno di un appartamento. Hanno quindi suonato e una donna ha aperto la porta. Il personale si è qualificato mentre il telefonino continuava a squillare. La donna ha capito il motivo della "visita" e spontaneamente ha consegnato il telefono cellulare dicendo che l'avrebbe restituito al più presto. Ma questo non le ha evitato la denuncia.