«L’hotel Italia fulcro della vita cittadina» 

Le figlie di Maria Fontana ricordano con nostalgia una storia di successo imprenditoriale

AVEZZANO. Per decenni fulcro della vita cittadina e simbolo dell’imprenditoria marsicana, l’hotel Italia in piazza Matteotti ad Avezzano sta per lasciare il posto a una palazzina. L’immobile è legato alla figura di una donna che ha precorso i tempi, assurgendo a simbolo di successo e determinazione per la città di Avezzano e per la Marsica, negli anni in cui le donne non si affacciavano ancora nel mondo del lavoro ed erano relegate ai margini della vita sociale, escluse dal mondo delle professioni e delle dirigenze aziendali: Maria Fontana. Il suo storico albergo Italia era stato chiuso nell’ottobre 2006, quando il flusso dei viaggiatori, degli agenti di commercio e dei direttori di banca si è andato affievolendo con il mutare della società. Nel lasso di tempo intercorso tra la chiusura dell’attività produttiva e la recente vendita del grande complesso immobiliare, le figlie di donna Maria Fontana, Alberta e Paola, hanno affidato alcuni dei loro ricordi al Centro raccontando di essersi sempre curate del mantenimento della struttura e per proteggerla da alcune tentate intrusioni hanno negli anni incaricato una ditta di sorveglianza notturna. Il quartiere intero ricorda, con nostalgia, che sotto la pensilina hanno trovato riparo coppie di innamorati e tanti studenti, che mangiavano la pizza prima di riprendere l’autobus che li avrebbe riportati a casa, oltre agli immancabili immigrati extracomunitari che, generosamente, la città di Avezzano accoglie numerosi. Tante erano state, negli anni, le proposte di acquisto di imprenditori allettati dalla posizione strategica e dalle potenzialità della location davvero unica, ma solo la romana ditta Melillo spa è riuscita a convincere le eredi di questo pilastro della storia cittadina a portare a compimento una cessione che è nata sotto una buona stella, sia per le caratteristiche di pregio della futura, moderna costruzione, sia per l’impegno, mantenuto, a conservare il nome Italia nel futuro progetto immobiliare, che trova così in continuità con la memoria che la piazza e la città tributano a donna Maria Fontana, simbolo di quanto una donna straordinariamente in gamba riesca a fare, sfidando i limiti che i pregiudizi maschilisti imponevano all’imprenditoria declinata al femminile. Un ingegnere di successo, Urbano Melillo, raccoglie dunque un importante testimone dalle eredi di donna Maria Fontana, che a lui hanno scelto di affidare quel gioiello di famiglia che tanta luce nei decenni passati aveva fatto rispendere sulla piazza della stazione. (f.d.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.