«L’investito paghi i danni»

Anziano riceve la lettera dell’avvocato per l’auto ammaccata

L’AQUILA. Un anno fa era stato investito da un’auto mentre attraversava la strada, riportando lesioni molto gravi, dalle quali non si è ancora ristabilito e che gli hanno procurato un’invalidità permanente del 70%. Oggi l’investitore gli chiede il risarcimento dei danni arrecati alla macchina.

Accade anche questo, in un mondo in cui il confine tra diritto e giustizia, a volte, può assumere i contorni del grottesco. Protagonista involontario della vicenda è un uomo di 82 anni, Pietro. Un anno fa l’anziano si apprestava ad attraversare la strada in prossimità dell’ufficio postale di Preturo. Le strisce pedonali erano proprio lì, praticamente invisibili perché scolorite, e impraticabili da un lato, a causa dell’ingombro di un cantiere. Aveva appena raggiunto il lato opposto della carreggiata quando arrivò l’auto che lo travolse, scaraventandolo in aria. Nel ricadere, atterrò sul parabrezza, danneggiandolo. Arrivarono l’ambulanza del 118 e la pattuglia della Stradale. L’anziano fu portato in ospedale, dove subì due interventi chirurgici, e poi in una struttura riabilitativa nella quale è rimasto per otto mesi. E adesso, mentre si appresta a tornare in sala operatoria per il terzo intervento chirurgico, ha ricevuto la richiesta di risarcimento del danno arrecato al parabrezza. A raccontare la storia è la figlia Erina, vicepresidente dell’Avisl, l’associazione delle vittime di incidenti stradali. Erina dieci anni fa ha perso un figlio, sempre a causa di un incidente.

«La lettera che abbiamo ricevuto», racconta, «mi ha indignata oltremodo. Prima dell’incidente mio padre, nonostante l’età avanzata, era un uomo sanissimo. Gli avevano anche rinnovato la patente fino al 2018, e si prendeva cura di mia madre non vedente. Subito dopo l’incidente, nonostante le gravissime ferite riportate, si è sempre rifiutato di denunciare l’investitore, e avrebbe potuto farlo, vista la prognosi. Non lo ha fatto, per non creare problemi a quell’uomo. Ora, dopo un anno, lui ci fa scrivere dall’avvocato per ottenere il risarcimento dei danni che mio padre ha arrecato alla vettura cadendo dall’alto dopo essere stato investito. Non ho parole, posso solo dire che è una vergogna. Non si è mai sentita una cosa del genere. Mio padre stava benissimo, e ora non riesce a muoversi, e ha bisogno di una persona che si prenda cura di lui». La polizia ha multato l’anziano (per 25 euro), perché non aveva attraversato sulle strisce. «Di questa vicenda», conclude Erina, «si sta occupando il giudice di pace, al quale abbiamo fatto ricorso. Dimostreremo che le strisce, oltre a essere invisibili perché cancellate dal tempo, erano anche impraticabili a causa del cantiere. Dove avrebbe dovuto attraversare?».

Angela Baglioni

©RIPRODUZIONE RISERVATA