lo scenario

L’ultima parola sarà del consiglio regionale

L’AQUILA. L’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci è arrivato in consiglio comunale ben documentato e ha sottolineato lo sforzo che la giunta regionale sta facendo per uscire dal...

L’AQUILA. L’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci è arrivato in consiglio comunale ben documentato e ha sottolineato lo sforzo che la giunta regionale sta facendo per uscire dal commissariamento. Un obiettivo che non è solo simbolico ma che restituirebbe al consiglio regionale tutta l’autonomia per incidere sul piano di riqualificazione previsto dal decreto Lorenzin. Ma a molti consiglieri comunali il richiamo di Paolucci alla decisione del consiglio ha fatto drizzare le orecchie. E’ noto che L’Aquila nella massima assise regionale al di là delle buone volontà e dello spirito battagliero di Pierpaolo Pietrucci conta come il due di coppe. Se si va a un voto su dove dislocare sedi Asl e ospedale di secondo livello il capoluogo di regione resterebbe con un pugno di mosche. Da qui la sollecitazione arrivata a Paolucci di far sì che sia la giunta a dare un indirizzo preciso. L’assessore ha fornito anche i dati sulla “produttività” dell’ospedale San Salvatore riferiti all’anno 2013 e qui va fatta notare anche l’assenza alla seduta di ieri mattina dell’attuale manager della Asl Giancarlo Silveri (in uscita entro l’anno) che non ha mai accettato il confronto con i consiglieri comunali salvo quando la commissione garanzia si è recata “a domicilio” per audirlo (cosa fatta rilevare in maniera critica dal sindaco Cialente). I dati parlano per il 2013 di 21.700 schede di dimissioni ospedaliere, 107.000 giornate di degenza ordinaria (tasso di utilizzo dei posti letto dell’86 pr cento), 19.500 accessi in day hospital.