La prima sigaretta si fuma a 11 anni l’Asl corre ai ripari

Aperti due ambulatori antitabagismo all’Aquila e Sulmona Terapie per smettere: farmaci e psicologi per i pazienti

L’AQUILA. Si abbassa da 14 a 11 anni l’età della prima sigaretta. L’Asl corre ai ripari e apre due ambulatori antitabagismo all’Aquila e a Sulmona, che si aggiungono a quello già funzionante ad Avezzano. Nel capoluogo regionale il servizio è attivo il giovedì, a Collemaggio; nel centro peligno il mercoledì, in via Gorizia. Alla prima visita serve l’impegnativa del medico, pagando il normale ticket (valido per tutto l’iter terapeutico) e prenotandosi al Cup. Previsti visite, esami e assistenza al paziente in tutto il percorso terapeutico, e terapie con farmaci e sedute di psicologia.

I dati Oms (Organizzazione mondiale sanità), rilanciano con urgenza la necessità di riavviare con forza l’azione di prevenzione sui giovani e di mobilitarsi contro il tabagismo. L’Asl 1, dopo Avezzano (già operativo da alcuni mesi), completa l’azione di copertura dell’intero territorio, aprendo centri antifumo all’Aquila e a Sulmona. Il servizio fa capo alla dottoressa Daniela Franchi e si avvale, come staff, di Carmelina Panella (psicologa) e Maria Cristina Carmignani (medico).

Nel capoluogo regionale il servizio è stato attivato, alcune settimane fa, a Collemaggio, nell’ambulatorio di Medicina dello sport, in via Bellisario. È aperto il giovedì dalle 14 alle 18. A Sulmona, invece, la sede anti tabagismo si trova in via Gorizia 4. È aperta il mercoledì dalle 9 alle 12. Ad Avezzano (dove il centro ha riaperto a novembre 2012 nel distretto di via Monte Velino) gli orari sono: martedì 9-13 e mercoledì 14-18.

Per la prima visita occorre l’impegnativa del medico di famiglia, la prenotazione al Cup e il pagamento di un ordinario ticket (valido per tutto l’iter terapeutico). I fumatori incalliti, intenzionati ad abbandonare la sigaretta, avranno un primo colloquio con gli specialisti Asl che valuteranno lo stato di salute dell’utente e calibreranno la terapia sulla base dello specifico caso. La terapia è basata su farmaci e/o colloqui con lo psicologo. Un lavoro sinergico, tra più specialisti in servizio all’Asl, per sconfiggere il «fascino maledetto» della sigaretta e, soprattutto, le dannose conseguenze ad esso legate.

Per impostare la cura i medici si avvarranno delle opzioni a loro disposizione: oltre alla visita, esami strumentali (valutazione di ossigeno nel sangue, misurazione del monossido di carbonio e altri accertamenti se necessari), test psicologici per valutazione del grado e del tipo di dipendenza dal fumo e della motivazione a smettere. La scelta della terapia sarà, in base alle necessità, di natura farmacologica o psico-comportamentale (sedute di gruppo, colloqui individuali con lo psicologo). L’équipe dell’Asl, avviata la cura, seguirà periodicamente il fumatore, per controllarne l’andamento dell’iter terapeutico. Insomma, un monitoraggio costante con cui gli specialisti accompagneranno l’utente nel percorso di affrancamento dal tunnel del tabagismo.

L’abbassamento dell’età per la prima sigaretta ha spinto l’Asl, ormai da tempo, ad avviare campagne di sensibilizzazione attraverso nelle scuole tramite l’informazione impartita agli insegnanti. In base ai dati ex Asl Avezzano-Sulmona, riferiti al triennio 2002-2004, l’età media dei pazienti che si è rivolta all’Asl, nel periodo considerato, era di 48 anni; il 60% era di sesso maschile; 25 le sigarette fumate mediamente al giorno. A distanza di tre mesi dall’astensione dal fumo, il 45% dei fumatori, seguiti negli anni scorsi dai centri Asl è riuscito ad affrancarsi dal vizio.

L’Abruzzo registra un incremento rispetto alla media nazionale (31,75%). L’abitudine al fumo resta più diffusa tra gli uomini ( 33%) rispetto alle donne (24%); fascia d’età più rappresentata 25-34 anni; scolarità media inferiore e con molte difficoltà economiche. Obiettivo ulteriore al centro dell’azione dell’Azienda sanitaria, è la diffusione della prevenzione, tramite corsi e consulenze, a beneficio di responsabili di enti o privati che intendono salvaguardare la salute dei propri dipendenti contro le insidie del fumo.

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