La Regione Lazio si arrende: pagati 2 milioni di acqua

Saldato il debito con l’ente acquedottistico marsicano Ora lotta ai morosi per risanare il bilancio del Consorzio

AVEZZANO. Alla fine il braccio di ferro tra la Regione Lazio e il Cam (Consorzio acquedottistico marsicano) ha visto prevalere quest’ultimo. Il debito di 2 milioni e 200mila euro è stato saldato. E, insieme alle casse del Consorzio, un sospiro di sollievo lo tirano anche i 9 comuni del Reatino, per i quali, a inizio anno, il Cam aveva minacciato lo stop dell’erogazione del servizio idrico. Dopo l’azzeramento del pesante debito, infatti, il Consorzio – fornitore di acqua in sub-concessione ai Comuni di Borgorose, Collalto Sabino, Collegiove, Fiamignano, Marcetelli, Nespolo, Pescorocchiano, Petrella Salto e Camerata Nuova – potrà pagare i fornitori di energia elettrica, continuando così a fornire acqua. La nuova dirigenza dell’ente – formata dalla presidente Paola Attili, dall’amministratore delegato Giuseppe Venturini e dal consigliere di gestione Armando Floris – dall’esito di questa vicenda può trarre qualche motivo di soddisfazione: «Abbiamo svolto un laborioso lavoro», scrivono, «mirato a riordinare e risanare il Consorzio dell’acqua in linea con le direttive del consiglio di sorveglianza presieduto dal socio di maggioranza relativa e sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio». Il bilancio dell’ente, tuttavia, sotto il profilo delle sofferenze debitorie, desta sempre preoccupazione: da 81 milioni è sceso a 79 milioni, a dimostrazione che gli utenti abusivi e morosi sono ancora troppi. La battaglia per risanare le casse del Consorzio è ancora lunga e il risanamento sta muovendo solo i primi passi. Il triumvirato (Attili, Venturini e Floris) infatti, non nasconde la soddisfazione per il risultato ottenuto che suona anche come avvertimento ai trasgressori. «Tutti devono pagare per il servizio ricevuto per un elementare principio di equità e giustizia sociale», spiegano i componenti del consiglio di gestione dell’ente, «e i fondi recuperati dalla Regione Lazio ci consentiranno di agire in due direzioni: pagare i fornitori di energia elettrica per evitare la crescita del prezzo e ridurre ancora un po’ il debito della società, per la prima volta in discesa». L’inversione di tendenza, dunque, sembra essere in atto, anche alla luce dell’approvazione del bilancio consuntivo 2015 che ha segnato, per la prima volta, il debito in calo e un utile di un milione e 400mila euro, e che sarà sottoposto all’assemblea dei soci. Il consiglio di gestione ha intenzione di proseguire il risanamento con la lotta agli evasori. Controlli a tappeto su tutte le utenze, infatti, hanno certificato migliaia di posizioni irregolari, soprattutto nel campo delle attività commerciali morose al 50%. Sono oltre 3.000, su un totale di 6.225, le utenze non domestiche morose chiamate a regolarizzare la propria posizione. L’operazione, partita dal centro di Avezzano, dove sono stati effettuati distacchi, si è allargata a Celano, Tagliacozzo, Luco dei Marsi e sta interessando tutto il territorio. Tolleranza zero: l’azione di risanamento ha già portato qualche risultato positivo. Sono centinaia i morosi che hanno risposto all’appello e iniziato a pagare il debito pregresso. Imprese commerciali, studi professionali, bar, ristoranti e negozi, ricevuto il sollecito, hanno un breve lasso di tempo per pagare.

Dario Pallotta

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