La «stele della Ienca» va alla Croce Rossa per l’aiuto post-sisma

Gran Sasso, il premio consegnato alla presidente Letta folla alla festa davanti al santuario Giovanni Paolo II

L’AQUILA. È andata alla Croce Rossa Italiana l'undicesima edizione del premio «La stele della Ienca», manifestazione organizzata dall'omonima associazione. La consegna è avvenuta ieri mattina, davanti al santuario dedicato a Papa Giovanni Paolo II nel borgo di San Pietro della Ienca, luogo di numerose escursioni del defunto pontefice.

Nelle ultime edizioni il premio era andato alla Protezione civile della Sardegna e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Quest'anno, a ricevere il riconoscimento è stata la Croce Rossa «per le cose straordinarie e grandiose», si legge nella motivazione del premio, «che ha fatto per gli aquilani e per ciò che fa nel mondo». A leggerle, un commosso Pasquale Corriere, che ha ricordato il terremoto e l'impegno della Croce Rossa nei momenti successivi al sisma. «La notte del 6 aprile 2009», ha detto, «in un attimo ci siamo trovati senza più nulla. In poche ore sono arrivati i soccorsi, tra i quali la Croce Rossa italiana che in breve tempo è riuscita a darci una degna sistemazione. Hanno lavorato giorno e notte instancabilmente, per rendere la situazione meno gravosa possibile». «Non dimenticheremo», ha aggiunto, «i militari della Croce Rossa che con la loro perseveranza e calore hanno acceso un lume di speranza».

A ricevere il premio il presidente regionale della Croce Rossa, Maria Teresa Letta, insieme a numerosi volontari che hanno lavorato nei campi del post-sisma e tornati all'Aquila per l'occasione. Durante l'emergenza 2009 la Croce Rossa ha gestito 12 campi attendati più un campo base, 10 cucine, 10 presidi medici, ludoteche e un ambulatorio veterinario nel Campo di accoglienza di Centi Colella, mobilitando più di 12mila volontari da tutte le regioni.

Vanno ricordati, tra gli altri, i fondi raccolti per il villaggio provvisorio di Onna, l’ambulatorio e il Centro di terapie riabilitative e rieducative a Collemaggio, l’ambulatorio nel Comune di Barete, l’ambulatorio e la sala comunale nel Comune di Navelli, oltre a 70 moduli abitativi a San Gregorio. (r.p.)

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