La svolta di Sulmona affidata alle donne: «Tagli con il passato»

Il sindaco Casini si presenta al primo consiglio comunale La Di Marzio presidente, Salvati segretaria d’aula

SULMONA. Una città nelle mani delle donna. Quasi una svolta epocale, quella avvenuta ieri mattina con l’insediamento del consiglio comunale scelto dai cittadini con le amministrative di giugno. Un consiglio comunale che si veste decisamente di rosa. Oltre ad Annamaria Casini, primo sindaco donna nella storia del capoluogo peligno, sono donne anche il presidente del consiglio comunale, Katia Di Marzio, eletta all’unanimità da tutti i consiglieri (assenti giustificati Mauro Tirabassi e Fabio Ranalli, scelto in contumacia come vicepresidente), il vicesindaco, Mariella Iommi e il segretario d’aula, Roberta Salvati. Con loro l’assessore al contenzioso e al patrimonio, Alessandra Vella e due dei tre dirigenti del Comune, Katia Panella e Filomena Sorrentino. Una mini rivoluzione che fa ben sperare in quel tanto agognato cambiamento che la città sta aspettando da troppo tempo. Un cambiamento che lo stesso sindaco, ieri mattina, ha più volte ripetuto di voler perseguire in maniera ferma e decisa. Molto emozionata, appena indossata la fascia tricolore e pronunciato il giuramento di fedeltà alla Costituzione e alle leggi, Annamaria Casini ha rivolto il suo pensiero anzitutto ai sulmonesi residenti in Italia e all’estero, ma anche alla comunità della casa di reclusione e a quella dei profughi ospiti di Sulmona. «Onore e grande emozione nell’assumere il ruolo di sindaco», ha detto, ribadendo la necessità di «segnare un forte taglio con il passato» per quel desiderio di cambiamento venuto dagli elettori. E per questo, rivolta ai consiglieri comunali più giovani, li ha esortati in modo «chiaro e forte, a non imitare stili e pratiche del passato». Per l’intero Consiglio comunale ha auspicato di lavorare in spirito di servizio «nella consapevolezza che dedicare una parte della nostra vita al bene pubblico sia un utile dovere civile». Ripetendo che sarà «sindaco di tutti», Annamaria Casini ha auspicato da parte dei gruppi consiliari di minoranza un «atteggiamento di collaborazione, di positivo e franco dialogo per il bene della città». E un primo segnale è arrivato con l’elezione del presidente del consiglio, votato all’unanimità anche dai consiglieri d’opposizione. Così come «massima collaborazione e massimo impegno» il primo cittadino si è augurato da parte dei dipendenti comunali. «Oggi sindaco», ha concluso, «significa non solo amministrare ma dare forza al dialogo, saper ascoltare, avere pazienza, capacità di mediazione, di ricucire, di riscatto, di raggiungere obiettivi, di realizzare progetti. Ed è quello che voglio fare insieme a tutti voi».

Claudio Lattanzio

©RIPRODUZIONE RISERVATA