AVEZZANO. Diminuiscono le morti bianche secondo le statistiche nazionali. Ma se da un lato sembrerebbe che la cultura della prevenzione e della sicurezza, stia finalmente prendendo piede sui luoghi di lavoro, dall’altro l’Abruzzo, purtroppo, secondo il bilancio di quest’anno dell’osservatorio, detiene il triste il primato di regione con il maggior rischio di mortalità, rispetto alla popolazione lavorativa, soprattutto tra i giovani. Rimane il fatto che gli infortuni sul lavoro nel 2011 sono diminuiti del 6.6%, rispetto al 2010. In Provincia dell’Aquila, in soli 15 giorni, sono tre le persone che hanno perso la vita mentre stavano svolgendo attività lavorativa. Proprio sui temi della prevenzione e sicurezza sul lavoro, la dottoressa Rosa Pestilli, neo-segretario nazionale Firas-Spp (sindacato per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro), ha tenuto una convention al Comune di Avezzano. Secondo le rilevazioni Inail del 31 marzo del 2012, che si riferiscono al 2011, sarebbero 725.174 gli infortuni sul lavoro in Italia, rispetto ai 776.099 dell’anno precedente. Stando alle cifre del 2011, nella Provincia dell’Aquila, gli infortuni nel settore industria sono stati 1.057, quelli nei servizi 1.512 e nell’agricoltura 359. Tre le morti, in 15 giorni. Alla fine di ottobre, a Forme di Massa d’Albe è crollato un muro che ha schiacciato e ucciso Domenico Libertini, 49 anni, residente a Roma ma originario del posto. È crollata una parte di materiale terroso, prevalentemente argilla, durante lavori nella propria abitazione. Cinque giorni dopo è morto in un volo nel vuoto di circa venti metri Francesco Trabalsi, 39 anni, di Pescina ma residente ad Aielli. Stava lavorando per riparare il tetto dell’azienda per cui lavorava a Venere di Pescina, quando un pannello ha ceduto. L’ultimo, due giorni fa. Si chiamava Gianfranco Di Benedetto ed è morto mentre riparava le gomme di un mezzo pesante. (m.t.)

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