Le 17mila bandiere portate da Celano nella città ferita

Gran lavoro di tutti i 48 gruppi presenti nella Marsica Oggi esibizioni dei cori a Tagliacozzo, Luco e Ovindoli

AVEZZANO. Far sentire gli ospiti a loro agio, deliziare il loro palato con prodotti tipici locali, innaffiati da ottimo vino abruzzese, stupirli con l’ineguagliabile patrimonio paesaggistico e archeologico-monumentale di cui la Marsica va fiera.

Questo l’obiettivo perseguito dagli alpini della Marsica fin dal momento in cui hanno appreso della scelta dell’Aquila come sede dell’Adunata nazionale.

Nessuno dei 48 gruppi, presenti sul territorio, si è tirato indietro.

Oltre a prodigarsi nell’assicurare ai circa seimila ospiti un’adeguata sistemazione, in strutture pubbliche e private, hanno dato un notevole contributo nell’organizzazione dello straordinario evento, con l’invio all’Aquila di volontari. Valga per tutti l’imbandieramento dell’Aquila ad opera del gruppo di Celano (circa 17mila e 13 chilometri di lacci). Da soli, ovviamente, i gruppi, data l’esiguità delle risorse finanziarie di cui dispongono, non avrebbero potuto farcela. Da qui la necessità di coinvolgere i Comuni e le associazioni di volontariato.

La disponibilità di quest’ultime è stata totale. Soprattutto della Croce Rossa, che ha messo a disposizione brande e cucine.

Un po’ meno, purtroppo, quella dei Comuni. Mentre alcuni, come Celano, Luco dei Marsi, Ovindoli, non hanno fatto mancare agli alpini il loro sostegno, mettendo a disposizione locali e contribuendo economicamente, altri, come Avezzano, che all’inizio si era detta pronta a collaborare col Comitato organizzatore, si sono defilati. Ciò però non ha impedito agli alpini, fecendo tesoro dei suggerimenti dell’infaticabile consigliere sezionale Costanzo Marcanio, di dare il massimo per regalare alla Marsica tre giorni di festa indimenticabili.

Alla base di tale impegno c’era, innanzitutto, l’obbligo morale di ricambiare agli ospiti quell’accoglienza spontanea e calorosa da loro ricevuta in passato, nelle varie adunate. Dovevano sentirsi come a casa loro e, andandosene, serbare per sempre nel cuore il ricordo di una terra che, per generosità e altruismo, non è seconda a nessuno.

Ma c’era anche un’altra esigenza: convolgere il più possibile la popolazione. Da qui le sfilate in programma nei vari paesi; l’esibizione, insieme ai Cori alpini, di Cori e complessi locali; i pullman messi a disposizione di chiunque, non avendo mezzi propri, non voglia mancare alla grande sfilata di domenica all’Aquila.

L’esibizione dei Cori è prevista per oggi. Tre i centri interessati: Luco dei Marsi, dove alle 19, nella chiesa di San Giovanni Battista, si esibirà il Coro La Preara (Verona), ospitato nei locali della scuola media, messi a disposizione dal Comune. Insieme al Coro alpino si esibirà anche la Corale folcloristica di Luco. Sempre alle 19, a Ovindoli, nella chiesa parrocchiale, si esibirà il Coro della brigata alpina Taurinense, dopo il concerto in piazza de “I Leoncini d’Abruzzo”. Ovindoli ha organizzato anche per oggi, alle 9, nella Valle d'Arano, una dimostrazione di arrampicata in falesia. Alle 21, al Teatro comunale di Tagliacozzo si esibiranno ben due Cori alpini, di Portogruaro e di Collegno. Sempre oggi, alle 20.30, a Celano, in piazza IV Novembre, si esibirà la Fanfara di Vergnacco (Udine), ospitata in locali messi a disposizione dal Comune. Le brande sono state fornite dalla Croce Rossa.

«Dopo il concerto», spiega il capogruppo Simplicio Di Renzo, «i 50 componenti della Fanfara, ceneranno nella nostra sede. Gli ospiti potranno anche visitare i tesori custoditi nel Castello, il Museo palaffitticolo, la Necropoli romana e una mostra sulla Grande guerra nell’Auditorium».

Per domani il gruppo alpino di Luco, insieme al Comune, ha organizzato per gli ospiti una visita guidata al Telespazio.

«Se resterà tempo», promette il capogruppo Bartolomeo De Felice, «porteremo i nostri ospiti a visitare anche il sito archeologico di Alba Fucens». Gli alpini ospiti di Tagliacozzo, oltre a potere ammirare la splendida piazza dell’Obelisco e i monumenti della città, potranno visitare le grotte di Beatrice Cenci a Cappadocia.

«Una decisione», spiega Giulio Emili, del direttivo del gruppo, «presa all’ultimo momento, ma che farà sicuramente molto piacere ai nostri graditissimi ospiti. Contiamo anche di portarli a Marsia, nota come la Cortina d’Abruzzo, dove li attenderà un paesaggio da mozzare il fiato e la faggeta più grande d’Europa».

Le bellezze naturali e storico-artistiche di cui la Marsica è ricca sono tante. Si pensi alle Grotte di Pietrasecca (Carsoli), al Parco Sirente-Velino, alla Riserva di Morino, con la suggestiva cascata di Zompo lo Schioppo, al Museo Mazzarino di Pescina, ai Cunicoli di Claudio, l'imperatore romano che per primo tentò di prosciugare il lago Fucino. Ma il tempo a disposizione degli ospiti è poco. Una ragione in più per ritornarci.

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