LFoundry, oggi il presidio Di Pangrazio coi lavoratori 

Il sindaco parteciperà al sit-in davanti alla fabbrica dove è in corso lo sciopero  Sindacati in protesta per la loro esclusione dalla riorganizzazione aziendale

AVEZZANO. Terza giornata di sciopero e presidio davanti alla fabbrica per dire no all’esclusione dei sindacati dalla riorganizzazione aziendale. Sale la tensione nello stabilimento LFoundry dopo le prime due giornate di astensione dal lavoro che hanno fatto registrare un’altissima adesione da parte dei dipendenti.
Per i rappresentanti sindacali di fabbrica è un ottimo risultato frutto della sensibilità dei 1.400 dipendenti dell’azienda, dove si producono memorie volatili, che hanno compreso le motivazioni per le quali i sindacati sono arrivati ad abbandonare il tavolo delle trattative con l’azienda sulla nuova turnazione.
«Continua l’altissima adesione delle lavoratrici e dei lavoratori», hanno precisato le Rsu, «il messaggio è forte e chiaro: discutere il futuro di questo stabilimento con pari dignità. Ringraziamo tutte le colleghe e i colleghi che stanno sostenendo l’azione di lotta del sindacato». Questa mattina alle 8.30, in concomitanza con lo sciopero dei giornalieri, ci sarà un presidio delle organizzazioni sindacali fuori ai cancelli dello stabilimento del nucleo industriale della città. I rappresentanti di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uil -Uilm e Failms hanno invitato a partecipare anche il primo cittadino di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, perché «è parere comune che la vertenza non sia solo un problema che riguarda i lavoratori e il sindacato ma tutti i cittadini e l’intero comprensorio». Il sindaco ha dato la sua adesione e oggi sarà davanti al sito di LFoundry per esprimere vicinanza ai lavoratori in sciopero.
Intanto, le Rappresentanze sindacali unitarie continuano a rimanere vigili su quanto sta accadendo all’interno della fabbrica dove, come riferito dall’amministratore delegato Marcello D’Antiochia, si lavora per la riorganizzazione.
«Abbiamo evidenziato che in questi giorni c’è una fervente e certosina attività di riprogrammazione delle date di riunioni dipartimentali e di gruppo ma anche di altre attività in generale», hanno aggiunto i rappresentanti sindacali di stabilimento. «Tale riprogrammazione, al grido di “è importante essere presenti e in presenza”, vede casualmente una data preferita, mercoledì 20 gennaio (oggi per chi legge). Tale data coincide con la giornata di sciopero del personale operante in orario giornaliero e allora una domanda nasce spontanea: ma che, niente niente, questi spostamenti sono stati disposti appositamente per limitare il diritto di sciopero dei lavoratori interessati?»
«Tralasciando per un attimo l’articolo 28 della legge 300 del 1970», hanno concluso i rappresentanti sindacali, «ricordiamo che le violazioni riferite a tale articolo sono frutto di azioni individuali dei soggetti che le mettono in atto».
Intanto, lo sciopero proseguirà questa sera dalle 20 per i dipendenti del turno C e poi ancora venerdì, sempre dalle 20, con i lavoratori della seconda notte del turno D.
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