LFoundry, turnazione confermata In gioco pause, mense e trasporti 

Nessun passo indietro da parte dell’azienda sulla riduzione dell’orario di lavoro per 1.400 dipendenti I sindacati lanciano il sondaggio per capire cosa ne pensano i lavoratori. Timori sulla tenuta produttiva

AVEZZANO. LFoundry non torna indietro sui turni da 8 ore, ma è pronta a trattare su mensa, trasporti e pause.
Il rientro dalle ferie estive non ha portato alcuna novità per i 1.400 dipendenti del sito industriale dove si producono memorie volatili e sensori d’immagine. Come già annunciato a luglio scorso, infatti, a partire dal primo ottobre l’azienda passerà dai turni di 12 ore, introdotti 25 anni fa, a quelli da 8 con sei giorni di lavoro e tre di riposo.
IL BRACCIO DI FERRO
Nel confronto dei giorni scorsi tra i vertici dell’azienda e i rappresentati delle organizzazioni sindacali è stato ribadito che sulla turnazione non si tornerà indietro: a partire dal primo ottobre entrerà in vigore la nuova turnazione.
«Stiamo proponendo un sondaggio ai lavoratori per far sì che si esprimano sui nuovi turni da otto ore», ha spiegato Andrea Campione, rsu Uilm -Uil. «Si tratta di un sondaggio non vincolante che però ci permetterà di capire l’opinione dei dipendenti. Purtroppo abbiamo constatato nell’incontro con l’azienda che continua a non esserci un confronto con i lavoratori e soprattutto cresce, di settimana in settimana, la preoccupazione sulla tenuta occupazionale e produttiva senza che nessuno dica niente».
Nell’ultimo vertice i delegati dell’azienda, oltre a ribadire che i turni da 8 ore entreranno in vigore tra poco più di 20 giorni, hanno accettato di trattare con le organizzazioni sindacali su mensa, trasporti e pause.
I NODI DA SCIOGLIERE
I rappresentanti delle parti sociali, infatti, hanno evidenziato che c’è un problema da affrontare relativo ai mezzi di trasporto pubblici soprattutto per chi viene dal reatino, dall’aquilano e dalla zona del frusinate in autobus.
Bisognerà quindi andare a parlare con le aziende che gestiscono il trasporto pubblico e trovare dei compromessi sugli orari che garantiscano i collegamenti per i dipendenti provenienti da fuori Marsica.
Per la mensa, invece, si dovrà trovare la quadra sui costi, dal momento che con l’attuale turnazione i lavoratori erano in azienda circa 200 giorni l’anno, con la nuova, 240 almeno.
Dialogo da aprire anche sulle pause che dovranno essere riviste in base alle novità. Per Roberto Di Francesco, rsu Fiom -Cgil, «è fondamentale in questo momento informare i dipendenti dell’attuale situazione e capire cosa ne pensano.
L’azienda non vuole tornare indietro o rimettere in discussione le 8 ore che entreranno in vigore ufficialmente dal primo ottobre come precedentemente comunicato.
Bisognerà invece trattare su mensa, trasporti e pause per cercare di trovare soluzioni a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici».
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