ROCCARASO

"Liberate l'orso Juan Carrito": già raccolte mille firme

Tante adesioni in poche ore alla petizione da inviare al Parco nazionale della Maiella, al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e al Comune

ROCCARASO. Mille firme raccolte in poche ore. E il numero tende a crescere tanta è l'attenzione rivolta verso Juan Carrito, l'orso confidente che era diventata una sorta di star a Roccaraso con le sue pacifiche incursioni e che due giorni fa è stato catturato e trasportato nell'area faunistica di Palena. Affinché venga lasciato di nuovo libero è scattata la petizione  sulla piattaforma Change.org  indirizzata al Parco nazionale della Maiella, al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e al Comune di Roccaraso.

leggi anche: Foto di Antonio Antonucci. zoologo ente Parco nazionale della Maiella Catturato Juan Carrito, l'orso è già nell'area faunistica di Palena E' stato attirato con un'esca in una gabbia, sedato e quindi trasportato. Costruito per lui un sistema di video sorveglianza con il quale è controllato 24 ore su 24. Nessun contatto umano. Il Parco Maiella: "Resta qui il tempo necessario per effettuare gli interventi programmati sul campo"

Le proteste sono iniziate dopo la decisione approvata dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e dal ministero per la Transizione ecologica, di trasferire l’orso di 2 anni nell’oasi in provincia di Chieti. L’orso deve rimanere sotto osservazione, videosorvegliato nell’arco delle 24 ore e senza avere alcun contatto. In questo modo si dovrebbe abituare a non cibarsi più di rifiuti o di cibo degli umani, come fatto negli ultimi mesi, e a vivere in natura. Secondo i firmatari della petizione, però, l’orso dovrebbe essere rimesso in libertà e continuare a vivere tra le montagne abruzzesi.

Nel frattempo il Parco Nazionale della Maiella fa sapere che uan Carritosta bene, ha mangiato alimenti naturali, ha potuto interagire visivamente con le orse presenti nel recinto," ovviamente separate da lui, ha utilizzato da subito il sito di rifugio predisposto nel recinto e non ha mostrato particolari segni di stress". L'area faunistica di Palena, precisa il Parco, è interdetta alla frequentazione dei visitatori, è monitorata attraverso un sistema di videosorveglianza ed è accessibile solo agli operatori del Parco che, per tempi estremamente limitati, vi accedono per fornire cibo e fare controlli di sicurezza. L'Ente Parco aggiunge che i tecnici sono già al lavoro "per pianificare il prossimo intervento sperimentale di traslocazione in natura, che avverrà appena le condizioni meteorologiche e sul campo lo permetteranno, soprattutto in relazione al benessere dell'orso".

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