Litigano a calci e pugni all'incrocio: a processo all'Aquila

Giovane aquilano a processo dopo aver inseguito un altro automobilista L’accusa: lesioni, minacce, ingiurie e danneggiamento dell’auto del rivale

L’AQUILA. Litiga in mezzo al traffico con un altro automobilista e rimedia una denuncia per lesioni personali, ingiurie, minacce e danneggiamento.

Il protagonista dell’ennesimo litigio per motivi di viabilità, finito stavolta non senza conseguenze, un ventottenne aquilano, G.F., per aver aggredito fisicamente, ingiuriato e minacciato un automobilista, da cui riteneva di aver subìto un torto nonché per aver danneggiato la macchina di quest’ultimo, che è stata presa a calci.

I fatti che sono stati ricostruiti della polizia risalgono all’anno appena trascorso. Due autovetture si erano incrociate nella piazza di un piccolo centro dell’immediata periferia cittadina. Uno dei due conducenti aveva ritenuto che l’altro avesse eseguito una manovra pericolosa. A quel punto aveva deciso di inseguirlo per un paio di chilometri finché entrambi si erano fermati ed erano scesi dalle rispettive automolbili per un chiarimento.

A questo punto erano volate parole grosse tra i due. Il più giovane aveva rivolto frasi ingiuriose e minacciose nei confronti dell’altro. In pochi istanti, tuttavia, dalle parole si era passati ai fatti e i due si erano spintonati fino a cadere e arrivare allo scontro fisico con calci e pugni. Non contento, il giovane aveva preso a calci la macchina dell’altro, procurando la rottura dello specchietto laterale sinistro e varie ammaccature.

Il ragazzo, un giovane aquilano senza altri inciampi con la giustizia, è stato ritenuto responsabile di lesioni, minacce, ingiurie e danneggiamento. A suo carico è stato disposto un atto di citazione a giudizio emesso dalla Procura della Repubblica.