Lotta allo spopolamento dei borghi: così Santo Stefano guida il rilancio 

Il paese noto per la torre Medicea sigla un protocollo d’intesa con l’Ufficio speciale per la ricostruzione Azioni rivolte a sociale, economia e cultura. Sarà un esempio per tutti i Comuni del cratere 2009

SANTO STEFANO DI SESSANIO. Un progetto originale che potrebbe diventare esempio da seguire per i piccoli comuni delle aree interne allo scopo di fermare lo spopolamento. È quello a cui stanno per dare vita il comune di Santo Stefano di Sessanio (sindaco Fabio Santavicca) e l’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere (Usrc) diretto dall’ingegner Raffaello Fico. Di recente tra i due enti è stato stipulato un protocollo d’intesa per la realizzazione dell’iniziativa denominata “Ascolto partecipato”.
Nel protocollo si legge che «nell’esercizio delle rispettive funzioni, l’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere e il Comune di Santo Stefano di Sessanio hanno manifestato la volontà di programmare, intraprendere e realizzare attività di comune interesse volte a promuovere la rigenerazione urbana di Santo Stefano di Sessanio, nonché azioni sul contesto urbano, sulla socialità e la cultura, sull’economia urbana, sulla sostenibilità ambientale, integrando le azioni di tutela e valorizzazione con le esigenze di rivitalizzazione e sviluppo dei luoghi. L’iniziativa intende implementare le progettualità – a valere sulle fonti di finanziamento per la ricostruzione e lo sviluppo del territorio comunale e dell’area vasta del Comune di Santo Stefano di Sessanio – specificamente rivolte alla rigenerazione urbana e orientate alla riqualificazione urbana, architettonica e naturalistica, alla socialità e alle relazioni urbane, al turismo e alla cultura, allo sviluppo dell’economia e delle produzioni locali, all’occupazione. Si vuole contrastare il progressivo spopolamento che interessa il Comune di Santo Stefano di Sessanio e favorire l’abitare e il senso di appartenenza al luogo. Con il progetto di Ascolto partecipato verranno coinvolti tutti gli attori del territorio (amministratori, cittadini e operatori economici) per far emergere con chiarezza le consequenzialità tra i bisogni e i desideri della popolazione e le proposte progettuali che verranno elaborate».
Sarà messo a punto un «documento di orientamento per la rigenerazione urbana» a beneficio dei Comuni del cratere sisma 2009 «che volessero attivare analoghe iniziative».
L’Ufficio speciale si impegna a «supportare e affiancare il Comune nelle attività di programmazione, avvio e attuazione del progetto; a delineare, orientare e attuare il progetto individuando le tecniche per l’ascolto e per l’interazione tra i partecipanti più idonee allo specifico contesto anche attraverso la consulenza specialistica di un esperto in rigenerazione urbana; a fornire materiali di cancelleria, stampe e strumenti, testuali e grafici, ideati e realizzati dall’Ufficio speciale strettamente funzionali all’espletamento delle attività di ascolto partecipato; a istituire un gruppo di lavoro interno dedicato al progetto per l’ideazione e realizzazione di materiale illustrativo, cartaceo o digitale, utile alla divulgazione e comunicazione del Progetto da mettere nella disponibilità del Comune». Il Comune di Santo Stefano di Sessanio dal canto suo si impegna «a mettere a disposizione le proprie professionalità, le strutture e gli strumenti idonei per lo svolgimento delle attività del progetto a Santo Stefano di Sessanio; ad attivare e curare l’espletamento dei diversi momenti di partecipazione (diffusione e raccolta dei questionari, post-it e focus group); assicurare l’informazione e il coinvolgimento della popolazione, degli attori istituzionali ed economici; a mettere a disposizione luoghi o strutture idonee all’ascolto partecipato, curandone altresì la logistica e tutti gli aspetti organizzativi e di funzionamento».
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