ricostruzione

Macerie da oggi si deve registrare ogni trasporto

L’AQUILA. Per la rimozione delle macerie private da oggi scatta l’obbligo della registrazione dei trasporti. Il soggetto attuatore Giuseppe Romano ricorda alle ditte impegnate nella rimozione delle...

L’AQUILA. Per la rimozione delle macerie private da oggi scatta l’obbligo della registrazione dei trasporti. Il soggetto attuatore Giuseppe Romano ricorda alle ditte impegnate nella rimozione delle macerie cosiddette “private” (derivanti dai lavori di ristrutturazione degli immobili) che dal primo agosto entra in vigore l’obbligo di registrare i viaggi dei mezzi. La registrazione dei trasporti può essere fatta sia via web, collegandosi al sito del Commissario per la ricostruzione, sia telefonando al numero 0862-3301010. Si ricorda, inoltre, che dal primo settembre entrerà in vigore l’obbligo, per i mezzi impiegati nei trasporti, di avere correttamente installato a bordo il dispositivo di monitoraggio dei tragitti. Gli interessati potranno trovare tutte le istruzioni sul sito del commissario all’indirizzo: http://www.commissarioperlaricostruzione.it/trasportomacerie dove è possibile consultare anche l’elenco delle ditte che hanno già provveduto alla registrazione. Nei prossimi giorni saranno resi pubblici i dati relativi alle quantità smaltite e ai trasporti effettuati così come già avviene per la rimozione delle macerie cosiddette pubbliche.

Ieri, negli uffici consiliari della Provincia, nella Commissione speciale per la Ricostruzione, presieduta dal consigliere Paolo Federico, è intervenuto il presidente della provincia Antonio Del Corvo che ha portato all’attenzione della commissione il decreto riguardante la Ricostruzione, già approvato dalla Camera, che approderà al Senato per la fiducia. Il presidente Del Corvo ha illustrato gli articoli che decretano la fine dell’emergenza sisma e quelli relativi alla ricostruzione, lo sviluppo e il rilancio dei territori interessati. Presente alla seduta anche il presidente del consiglio provinciale Filippo Santilli. Da una prima analisi, si legge in una nota, sono emerse alcune criticità riguardanti soprattutto l’articolo che prevede il ritorno della gestione ordinaria, «quando in altre realtà tutt’ora sussiste lo stato di emergenza (Umbria e Irpinia). Circa il personale che sarà impiegato nei due uffici speciali e negli 8 uffici delle relative aree omogenee, in particolare, sono emerse perplessità sulla modalità di passaggio tra quello oggi impiegato nelle varie strutture e il personale che sarà assunto successivamente con selezione pubblica; sulle modalità di costituzione degli aggregati e dei consorzi nei tempi e nei modi pena perdita del contributo con la conseguente occupazione temporanea da parte del Comune che provvederà all’esecuzione dei lavori. Per il presidente della commissione Federico «il testo così come licenziato dalla Camera risulta assai nebuloso e cervellotico ed è assolutamente distante dalle istanze e dalle esigenze dei cittadini che rischiano oltre al danno, l’ennesima beffa».

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