COLLARMELE

Maestra non vaccinata prosegue lo sciopero della fame: “La mia protesta si sposta all’Aquila”

Alba Silvani, insegnante di Sulmona, giovedì manifesta all'Ufficio scolastico provinciale: "Il problema non è personale, ma riguarda l'intera categoria"

COLLARMELE.  "Per tre giorni mi sono presentata alla scuola dell'infanzia di Collarmele che mi è stata assegnata e per tre volte mi è stato impedito di prendere servizio perché non sono in possesso del green pass. Da domani (giovedì) la mia protesta si sposta all'Aquila, davanti all'Ufficio scolastico provinciale, in via Rocco Carabba 4, perché intendo rimarcare che il problema non è personale ma riguarda l'intera categoria degli insegnanti".
Così l'insegnante sulmonese, Alba Silvani che da tre giorni ha avviato lo sciopero della fame in segno di protesta contro la disposizione che non permette agli insegnanti non vaccinati, di poter fare lezione.

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"Considerato che il 92 per cento degli insegnanti è già vaccinato ritengo ingiusto che il restante 8 per cento, che comprende anche persone che per motivi di salute non possono vaccinarsi, venga indicato come "untore", espulso dalla scuola e privato del lavoro che è il principio su cui si fonda la nostra Costituzione", sottolinea l'insegnante sulmonese.
"Tanto più che le attuali disposizioni di legge danno luogo ad una vera e propria discriminazione tra i cittadini. Il caso più eclatante di discriminazione è quello dei parlamentari e dei dipendenti di Camera e Senato i quali non hanno nessun obbligo di esibire il certificato verde per poter svolgere la loro funzione. Continuo pertanto lo sciopero della fame per difendere dei principi di giustizia - conclude l'insegnante - e nella consapevolezza del prezzo che sarò costretta a pagare, cioè la perdita del posto di lavoro duramente conquistato dopo tantissimi anni di precariato".