Maestri di sci, no del Tar al collegio 

Disabile escluso dalla lista dei candidati per il rinnovo del consiglio: stop all’iter

SULMONA. Non accettano la sua candidatura per il collegio regionale dei maestri di sci Abruzzo, ma fa ricorso e il Tar gli dà ragione. Quando si terranno le elezioni per il rinnovo del consiglio, rinviate dal 14 maggio a data da destinarsi, Pietro Trozzi, maestro di sci, disabile e presidente dell’associazione sci handicap Abruzzo, potrà candidarsi. A stabilirlo è stato il Tribunale amministrativo regionale al quale Trozzi si è rivolto dopo che il vecchio collegio aveva respinto la sua richiesta di essere ammesso nella lista dei candidati. «Avevo presentato la mia candidatura in quanto da anni sono maestro di sci», ha raccontato Trozzi che vive a Pescocostanzo, «l’hanno respinta senza troppi chiarimenti. Mi hanno spiegato che c’era un albo speciale di cui non si sa nulla. Sono stati esclusi anche una donna incinta e un’altra persona, con altre motivazioni. Subito dopo sono state rinviate le elezioni, senza una precisa motivazione, a data da destinarsi». La decisione del Tar per l’associazione 2Noi maestri di sci abruzzesi” rappresenta una battaglia che si è trasformata in una piccola vittoria. «Il Tar attraverso la sua sentenza, ha accolto il ricorso sospendendo il procedimento del collegio regionale dei maestri di sci Abruzzo che ha tentato di escludere Trozzi da una possibile candidatura a consigliere del collegio stesso e negandogli anche il diritto al voto», hanno spiegato i membri dell’associazione, «abbiamo ritenuto sin da subito di essere di fronte a una vera e propria forma di discriminazione nei confronti della persona e dell’uomo Trozzi, al quale ingiustamente e a questo punto possiamo affermare con certezza legale, in maniera illegittima, è stato negato il diritto al voto e alla propria candidatura». Secondo “Noi maestri di sci abruzzesi” l’iter non si fermerà. «Riteniamo che il consiglio direttivo del collegio regionale dei maestri di sci abbia violato diversi articoli del regolamento», hanno concluso, «come confermato dalla sospensiva del Tar stesso, purtroppo anche di fronte alla sospensione del procedimento il consiglio direttivo, che avrebbe potuto “redimersi” e reintegrare Trozzi nella lista dei candidati, ha ben pensato di costituirsi in appello al Consiglio di Stato». (e.b.)
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