il caso al comune

Maggitti a Cialente: multe giuste

L’ex comandante dei vigili replica al sindaco che lo ha accusato

L’AQUILA. Ha suscitato scalpore la notizia diffusa su Facebook dal sindaco Cialente di una valanga di multe arretrate per decine di migliaia di euro ai mezzi del suo Comune e non ancora pagate. Per questo Cialente ha ricevuto la visita dei vertici di Equitalia. Il primo cittadino ha puntato il dito contro l’ex comandante dei vigili Carlo Maggitti, in servizio nel capoluogo dal 2002 al 2006 e ora alla guida della municipale di Pescara, per aver elevato in quel periodo contravvenzioni ai veicoli comunali nell’ambito di «una guerra tra dirigenti». «I vigili si appostavano per multare i loro colleghi», ha rivelato Cialente.

Ieri il Centro ha contattato Maggitti per avere una sua replica. E il comandante non si è tirato indietro. «Ho fatto solo il mio dovere», ha subito affermato il responsabile dei vigili urbani. «Se un mezzo del Comune commette un’infrazione ho il dovere di multarlo. Non si può fare distinzione tra una macchina e l’altra, altrimenti si commetterebbe il reato di omissione di atti d’ufficio». Maggitti ha respinto al mittente l’accusa di un accanimento nei confronti dei dipendenti del Comune dell’Aquila. «Né io né gli agenti abbiamo compiuto agguati nei confronti di qualcuno», ha fatto presente. «Il Codice della strada non vieta l’applicazione di sanzioni ai mezzi comunali. Piuttosto, i dirigenti dei vari uffici avrebbero dovuto far pagare le contravvenzioni ai dipendenti che guidavano i mezzi multati. In questo modo, ora non ci sarebbe una valanga di multe arretrate, con tanto di mora, ancora da pagare». Il comandante ha poi escluso che ci fosse una guerra tra dirigenti in quel periodo al Comune. «Non c’è stata nessuna guerra», ha assicurato Maggitti, «e non so come Cialente faccia a sapere una cosa del genere, visto che è arrivato in Comune nel 2007, cioè un anno dopo che ero andato via». Poi, ha aggiunto: «Non capisco perché se la prenda con me». (a.ben.)

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