Malori a LFoundry, scattano accertamenti 

Passerotti: «Controlli urgenti della polizia locale sui cattivi odori provenienti dalla zona industriale»

AVEZZANO. Controlli della polizia locale di Avezzano, in collaborazione con Arta e Asl, per scoprire l’origine dei cattivi odori che nei giorni scorsi hanno creato preoccupazione tra i dipendenti di LFoundry, alcuni dei quali colpiti da bruciore agli occhi e difficoltà respiratorie.
A disporli è stato il commissario prefettizio Mauro Passerotti al quale i rappresentanti sindacali di stabilimento hanno inviato un esposto chiedendo di fare chiarezza su quello che sta accadendo a tutela della salute dei lavoratori. I cattivi odori, percepiti anche dentro lo stabilimento dove si producono memorie volatili, stanno infatti rendendo l’attività lavorativa difficile ai 1.500 dipendenti del sito.
Nell’area produttiva, denominata clean room, i fenomeni hanno addirittura provocato malori ad alcuni operai che sono dovuti ricorrere alle cure mediche nell’infermeria aziendale, come denunciato dalla Rsu. Altri, invece, hanno lamentato bruciori agli occhi e fastidi alla gola per questa misteriosa puzza che ormai sta interessando tutto il nucleo industriale di Avezzano e potrebbe avere una matrice comune con l’inquinamento denunciato da tempo dai sindaci della Valle Roveto per quanto riguarda il fiume Liri, le cui acque proprio la scorsa settimana erano marroni e maleodoranti.
«Ho ricevuto l’esposto nei giorni scorsi», spiega Passerotti, «e immediatamente ho incaricato gli uffici e la polizia locale di fare le opportune verifiche. Vista la situazione, ho chiesto di fare i controlli con carattere d’urgenza».
Le Rsu di stabilimento hanno raccolto nelle ultime settimane decine di segnalazioni da parte dei colleghi di LFoundry e per questo, dopo aver verificato che il problema si ripeteva di giorno in giorno, hanno deciso di scrivere una lettera all’Arta, alla Asl, alla prefettura, ai carabinieri del Nas, all’Inail e al Comune di Avezzano chiedendo un intervento immediato e un controllo sulla qualità dell’aria sempre più maleodorante. «Gli accertamenti», continua Passerotti, «dovranno essere precisi e scrupolosi per identificare realmente e senza dubbio la provenienza del cattivo odore. Verranno svolti in collaborazione con Arta e Asl».
Intanto, anche i carabinieri forestali stanno indagando su sollecitazioni dei sindaci della Valle Roveto.
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