L'AQUILA
Manca l'acqua, il Comune corre ai ripari per 6 mesi: vietati sprechi e usi extradomestici
L'ordinanza del sindaco prevede mullte da 25 a 500 euro, cittadinanza invitata a individuare eventuali perdite e a dotarsi "di dispositivi per il risparmio idrico e sistemi temporizzati"
L'AQUILA. Il Comune corre ai ripari per l'emergenza idrica e con un'ordinanza vieta l'utilizzo dell’acqua potabile per scopi extradomestici e per i prossimi sei mesi. In particolare, l’acqua potabile non può essere utilizzata per innaffiare orti, giardini e per irrigare i campi, per lavare i veicoli, per la pulizia delle strade e di aree private (fanno eccezione i servizi pubblici di igiene urbana), per riempire vasche, invasi e piscine private, nonché per ogni altro utilizzo improprio e diverso dalle necessità domestiche e produttive. L’ordinanza del sindaco Biondi ha effetto immediato ed è in vigore per 180 giorni. Previste multe da 25 a 500 euro.
“L’andamento meteorologico degli ultimi mesi – è scritto nel provvedimento – ha compromesso la capacità di ricarica degli acquiferi, con la conseguente riduzione della disponibilità delle risorse idriche”.
L’ordinanza fa seguito a un invito rivolto dalla Gran Sasso Acqua (società che gestisce il ciclo dell’acqua in vari comuni, oltre L’Aquila) alle amministrazioni di riferimento “in considerazione della scarse precipitazioni degli ultimi mesi e dalla diminuzione delle portate dell’acqua dalle sorgenti gestite”. “Essendo quindi un bene prezioso e limitato nel tempo – prosegue l’ordinanza, firmata anche dall’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta – l’acqua deve poter soddisfare bisogni primari come l’uso alimentare e quello igienico-sanitario”.
Il documento invita anche la cittadinanza a controllare il corretto funzionamento dei propri impianti, "al fine di individuare eventuali perdite", a fornirsi "di dispositivi per il risparmio idrico e a utilizzare attrezzature e sistemi per l’irrigazione del verde temporizzati, che non prelevino acqua potabile e dotati di sistema di annaffiatura a goccia".