Marinai, l’abbraccio della città

AVEZZANO. L'associazione nazionale dei marinai d'Italia quest'anno ha scelto Avezzano per il terzo raduno interregionale. Ieri mattina la città si è svegliata al suono della Banda della Marina militare. Sono intervenuti alla manifestazione marinai e membri delle associazioni dei marinai di Pescara, Teramo, L'Aquila, Vasto, Lanciano, Pesaro, Isola del Liri e Gaeta.

Oltre 100 marinai e appartenenti all'Unione nazionale degli ufficiali in congedo hanno invaso le vie del centro.

Dopo il ritrovo in piazza Torlonia per la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti di tutte le guerre, il colorato e pacifico esercito ha raggiunto attraverso corso Marconi e corso della Libertà, piazza Matteotti e i giardinetti della stazione. La festa e lo sventolio del Tricolore italiano sono proseguiti dinanzi al vecchio monumento eretto a ricordo delle vittime del mare.

Ieri, in occasione del trentennale dell'associazione avezzanese dei marinai d'Italia intitolata ad Italo Fraioli, è stata anche svelata una targa dalla quale si evince che il piazzale ha cambiato nome e volto.


Il monumento, recentemente restaurato dal Comune, infatti, da ieri si trova nel largo «Giardini dei marinai d'Italia».

«È con sentimento misto di orgoglio ed emozione che porgo il saluto dell'amministrazione all'associazione nazionale marinai di Avezzano», ha dichiarato il sindaco Floris, «questo evento non è che uno dei tanti straordinari appuntamenti organizzati dai marinai del sodalizio cittadino. Fa enormemente piacere inoltre osservare e constatare che in città sono arrivati marinai da tutto il Centro Sud d'Italia ai quali va ovviamente il nostro benvenuto più sincero».

«Siamo orgogliosi e felici di essere riusciti nell'intento di organizzare ad Avezzano il terzo raduno interregionale della Marina», dichiara Zelindo Tuzi, presidente dell'associazione avezzanese dei marinai, «ringrazio il sindaco Floris e tutte le autorità civili, militari e religiose che con la loro presenza all'evento hanno impreziosito il nostro impegno».

«In occasioni come queste», conclude Tuzi, «va sottolineato che i marinai caduti nei tempi hanno reso onore all'Italia e le nuove generazioni non possono dimenticarlo».