Mascitelli: in Abruzzo troppe connivenze tra politica e affari

L’AQUILA. «Fare, fare, fare. Questa deve essere la nostra politica». Il senatore dell’Italia dei valori, Alfonso Mascitelli, ha rivolto questa esortazione al congresso abruzzese, in occasione del confronto pubblico all’hotel Canadian in vista dell’assemblea nazionale dell’Idv in programma a Roma dal 5 al 7 febbraio. Dopo gli incontri provinciali delle scorse settimane, l’assemblea di ieri ha definito l’elenco dei 200 delegati regionali che saranno presenti alla grande convention capitolina. Identità, ricostruzione, sviluppo sono i temi principali che l’Idv abruzzese porterà al tavolo nazionale.

Presenti, tra gli altri gli onorevoli Anita di Giuseppe, Augusto Di Stanislao e il capogruppo del partito in Consiglio regionale Carlo Costantini, con buona parte dei consiglieri provinciali e regionali del movimento. «L’Idv in Abruzzo è cresciuto molto negli ultimi 4-5 anni», ha sottolineato Mascitelli, «tanto da diventare un modello e questo risultato è stato raggiunto grazie alla nostra coesione ed alla forte identità valoriale».
A livello nazionale Mascitelli ha indicato tre priorità, quella democratica, quella occupazionale e quella sociale, in un Paese in cui «il 12 per cento delle famiglie vive sotto la soglia della povertà relativa».

Per l’Abruzzo c’è da mettere in conto la questione morale. «La nostra regione», ha detto il senatore, «vive una situazione delicata dal punto di vista della questione morale che non è quella dei Del Turco e D’Alfonso ma è la rete di connivenze e collusioni tra politica e affare che ancora non si riesce a debellare. La relazione sullo stato di andamento della sanità della Corte dei conti, organo terzo, ha dimostrato, con un’analisi spietata, che tutto il processo di cartolarizzazione portato avanti negli ultimi anni è stato un terreno fertile sul quale si sono alimentati degli sprechi di denari pubblici di dimensioni enormi».

Il consigliere Costantini ha promosso due campagne referendarie contro la gestione privata dell’acqua e contro il ricorso al nucleare.
«Tematiche», ha sottolineato, «che sono in linea con l’attenzione che rivolgiamo al nostro Abruzzo, cercando di valorizzare l’ambiente».
Per quello che concerne la situazione, post-sisma, si è fatta strada la proposta inoltrata da Rita Bufalini del settore Lavoro e Welfare, di costituire un dipartimento per la ricostruzione. Mentre l’altra aquilana Titti Cervale ha chiesto maggiore attenzione a scuola e università.
In sala anche Claudio Di Cesare, del movimento Gilda insegnanti, dietro ad Antonella Mattei, Giovanni De Gasperis e Alessio Agnifili dell’ateneo aquilano.

Inatteso l’intervento del rettore dell’università dell’Aquila, Ferdinando di Orio che ha rimarcato quanto sia pericoloso «un atteggiamento di sudditanza nei confronti del governo per quello che è stato fatto in Abruzzo. «Attenzione alla propaganda», ha spiegato confrontando l’incontro di Berlusconi con i bambini aquilani martedì scorso ai film dell’Istituto Luce o «alle immagini di Mussolini che taglia il grano».