Mazzette: nuovi guai per Fontana

L’architetto ex capo della struttura tecnica di missione rischia il processo a Roma per il reato di corruzione

L’AQUILA. Mazzette e favori tra il pubblico funzionario e l’imprenditore, dall’assunzione di un consulente amico all’acquisto di un immobile a Roma fino a un catering da 200 persone per una società collegata tramite la presenza di un familiare. Una nuova bufera giudiziaria ha investito l’architetto Gaetano Fontana, che rischia il processo nella sua qualità di dirigente del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. L’inchiesta è della Procura della Repubblica di Roma e la sua esistenza è stata resa nota dal sito Repubblica.it.

ECOSFERA. Accanto a quello di Fontana, che all’Aquila è noto per essere stato a capo della struttura tecnica di missione allestita nel post-terremoto, ritorna il nome di Duilio Gruttadauria, imprenditore imputato nel filone principale dell’inchiesta Ecosfera che non riesce ancora ad approdare alla fase del processo dopo un’infinità di udienze preliminari.

CONTRATTI NEL MIRINO. Secondo la ricostruzione del pm titolare dell’indagine, Roberto Felici, che vuole il processo per corruzione nei confronti di Fontana e Gruttadauria, sono cinque i contratti pubblici finiti nel mirino, dai quali emergerebbero le dazioni, legate alla possibilità data a società della galassia Ecosfera di ottenere affidamenti «in vista dei lavori di ricostruzione», come si legge nel capo d’imputazione. Secondo la tesi accusatoria, i due avrebbero manipolato almeno cinque contratti pubblici.

LE TANGENTI. Le tangenti, secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti, sarebbero state pagate a distanza di un anno e non sempre con la “classica” bustarella. Il 20 novembre del 2009 Gruttadauria avrebbe acquistato una casa in piazza Conca d’Oro, a Roma, per 450mila euro. Appartamento che lo stesso alto funzionario ha comprato l’anno prima a 345mila euro. Per il pm si tratterebbe di una tangente da100 mila euro. Gruttadauria e Fontana si sarebbero scambiati anche altri favori. Nel capo d’imputazione si fa riferimento al contratto di assunzione di Enrico Nigris, altro nome noto nel post-terremoto, alla struttura tecnica di missione. Per il pm sarebbe stato compiuto «un atto contrario ai doveri d’ufficio consistito nel far assumere Nigris Enrico, uomo di fiducia di Gruttadauria, quale consulente della struttura di missione».

ARCHIVIAZIONE. Era finita con un’archiviazione una precedente vicenda che aveva riguardato Fontana nel corso del suo mandato all’Aquila. In particolare, si tratta di uno stralcio dell’indagine Ecosfera (il cui esito, per l’appunto, è ancora da definire) relativo ai piani di ricostruzione.

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