Medaglia al carabiniere ferito dal clan “Uno bianca”

L’appuntato Tocci di Campo di Giove tra i premiati alla festa della Repubblica Riconoscimenti ai familiari dei deportati e internati nei lager dei nazisti

L’AQUILA. Crivellato dai colpi della banda della Uno bianca e sopravvissuto all’agguato organizzato dal gruppo di fuoco guidato dai fratelli Savi, riceverà l’onorificenza di «Vittima del terrorismo». Vito Tocci, appuntato dei carabinieri originario di Campo di Giove, è tra i premiati in occasione della tradizionale cerimonia della Festa della Repubblica di domani.

IL PROGRAMMA. La manifestazione celebrativa in occasione del 69° anniversario della proclamazione della Repubblica si tiene alla Villa comunale a partire dalle 10,30. La cerimonia, «attraverso la quale si intende rinnovare la fedeltà alla Costituzione e ai valori sui quali è fondata la nostra convivenza civile», si legge in una nota della prefettura, «prevede l’Alzabandiera, l’esecuzione dell’Inno nazionale, l’Onore ai Caduti, la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti, un minuto di silenzio e di raccoglimento, la lettura da parte di uno studente di una breve riflessione sul significato della ricorrenza, la lettura dei messaggi del ministro della Difesa e del presidente della Repubblica e la lettura della Preghiera per la Patria». Al termine della manifestazione, nella stessa sede, avrà luogo la consegna delle medaglie d’onore concesse a cittadini deportati e internati nei lager nazisti, di un’onorificenza di “Vittima del terrorismo” e dei diplomi agli insigniti delle onorificenze dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.

TERRORISMO. Il riconoscimento a Tocci porta la data del 27 giugno 2014 con la seguente motivazione: «Per gli alti valori morali espressi nell’attività prestata presso l’Amministrazione di appartenenza nell’evento verificatosi in Rimini il 30 aprile 1991, quando rimase ferito durante un pattugliamento notturno in una imboscata ad opera della cosiddetta “banda della uno bianca”». L’onorificenza di “Vittima del terrorismo” (diploma e medaglia d’oro) è stata istituita con legge nel 2007 e successivo decreto del 2008. Il conferimento avviene da parte del presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell’Interno. I destinatari sono i cittadini italiani appartenenti o non appartenenti alle Forze dell’ordine, alla magistratura e ad altri organi dello Stato, «che per le loro idee e per il loro impegno morale siano stati colpiti dall’eversione armata».

DEPORTATI NEI LAGER. Saranno conferite medaglie d’onore ai familiari delle seguenti persone (decedute) «deportate e internate nei lager nazisti e destinate al lavoro coatto per l’economia di guerra»: Rocco Di Pillo (Pratola Peligna), Felice Purificati (Villa Santa Lucia degli Abruzzi), Primo Valeri (Vittorito); Walter Irti (L’Aquila), Donato Porrelli (Picinisco), Arturo Quaranta (Barrea).

CAVALIERI E UFFICIALI. Questi i diplomi al merito della Repubblica. Ufficiale: Giovanni Tonti (cardiologo, Sulmona); cavalieri: Teodoro Luciano De Donatis (sottufficiale Esercito, L’Aquila), Giovanni Gaetano Mascetta (enti locali, Sulmona), Roberto Tiziano Pizzoferrato (sovrintendente capo Polizia, Pratola Peligna), Luca Accili (luogotenente Finanza, Paganica), Gabriella Dell’Olio (abbigliamento, Avezzano), Marco Romano (luogotenente carabinieri, Avezzano), Nevio Savini (comandante Forestale, Francavilla al Mare).

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