Mensa scolastica più cara Il Comune torna indietro

Il consiglio vota la sospensione degli aumenti rinviati al prossimo anno scolastico L’opposizione approfitta dello scivolone per chiedere le dimissioni del sindaco

SULMONA. Il consiglio comunale vota all’unanimità la sospensione degli aumenti del costo delle mense scolastiche. Ma lo fa, tra litigi e richieste di dimissioni. Doveva essere una seduta tranquilla di pochi minuti, nella quale il sindaco annunciava la decisione di sospendere la delibera che sotto Natale ha fatto scattare la protesta dei genitori, rinviandone gli effetti al prossimo anno scolastico. Invece, la minoranza ha preso la palla al balzo per evidenziare il «grave errore politico» commesso sulla vicenda dal sindaco Peppino Ranalli e dalla sua maggioranza. Tanto che il consigliere comunale di Forza Italia, Luigi La Civita ha invitato il sindaco ad alzare le mani e a rassegnare le proprie dimissioni per «manifesta incapacità». Oltre alla clamorosa retromarcia, che ha portato il primo cittadino a indire un consiglio straordinario per tirarsi fuori dalla strada senza uscita in cui era andato a cacciarsi sulla storia delle mense scolastiche, La Civita ha fatto un lungo elenco degli errori, dei “pasticci”, delle cose annunciate e mai portate a termine dall’attuale amministrazione. Il consigliere ha iniziato con l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti al Cogesa sul quale pende il giudizio della Corte di giustizia europea, per poi passare all’affidamento in gestione dell’area celestiniana che aspetta ancora di essere definito. Quindi, la riorganizzazione della burocrazia comunale mai pervenuta; lo staff del sindaco con due posti a disposizione a 800 euro al mese, al quale hanno risposto 80 persone che aspettano ancora un esito alla loro domanda e il concorso per diversamente abili e per il custode museale finiti all’attenzione della Procura. Insomma, tanti errori che giustificherebbero, per la minoranza, le dimissioni del sindaco.

«Concerteremo con i rappresentanti dei genitori e i dirigenti d’istituto le decisioni su un migliore inquadramento delle fasce di reddito e verificheremo un coinvolgimento nella partecipazione ai costi del servizio anche per i non residenti», ha detto in apertura di seduta il sindaco Ranalli, ripercorrendo le tappe della vicenda. «Ora dobbiamo arrivare pronti al prossimo anno scolastico con una proposta che andrà a regolare il servizio nel segno dell’equità sociale, così come prevede la legge». Ranalli facendo proprio l’ordine del giorno proposto dal consigliere Alessandro Pantaleo per una revisione delle fasce di reddito con cui si andrà a calcolare la quota che ogni famiglia dovrà versare per il servizio, ha annunciato che tutti i servizi comunali a domanda individuale saranno soggetti a revisione secondo i parametri Isee.

Claudio Lattanzio

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