il presidente del consorzio acquedottistico marsicano 

Morgante: «I costi delle consulenze previsti dalla legge»

AVEZZANO. Il presidente del Consorzio acquedottistico marsicano (Cam), Manuela Morgante, interviene in merito alle polemiche sui costi dei consulenti che stanno assistendo l'ente nell'iter del...

AVEZZANO. Il presidente del Consorzio acquedottistico marsicano (Cam), Manuela Morgante, interviene in merito alle polemiche sui costi dei consulenti che stanno assistendo l'ente nell'iter del concordato. «Il costo dei consulenti può sembrare elevato in termini assoluti, ma è in linea con le tariffe professionali, nonché alla complessità e responsabilità personale che alcuni dei singoli consulenti assumono accettando ed eseguendo l’attività affidata», spiega la Morgante, «si tratta di professionisti il cui coinvolgimento è richiesto dalla legge ed è la stessa legge che ne individua le caratteristiche e qualifiche. La complessità delle tematiche che riguardano il Cam e la circostanza che lo stesso è un soggetto a partecipazione pubblica, ha reso quindi necessario il ricorso a professionalità altamente specializzate e non sempre facilmente reperibili. In particolare mi riferisco ai consulenti legali, che ci affiancheranno per tutta la durata della procedura, al professionista che ha asseverato la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano e a cui la legge attribuisce importanti responsabilità, anche di natura penale, a primarie società di consulenza, che hanno predisposto il piano e certificato la situazione del Cam. E a tanti altri esperti e professionisti necessari per le attestazioni previste dalla procedura».
Il presidente Morgante ha voluto inoltre precisare che «l’attuale governance è sempre stata a disposizione per chiarimenti, ma è utile chiarire che i costi della procedura concordataria, oltre a essere tipici del concordato, non riguardano in alcun modo l’attività ordinaria del Consorzio e sono oneri che saranno sostenuti dai creditori. Il conto finale non lo pagheranno gli utenti o i Comuni soci, ma i creditori». (e.b.)
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