Multato mentre ripulisce la statua di Ovidio

L’imprenditore stava rimuovendo a sue spese la neve. Per lui nessun grazie, ma due contravvenzioni

SULMONA. Ripulisce piazza XX Settembre dalla neve e rimedia una multa, anzi due. Questa l’incredibile storia accaduta ieri nella piazza che ospita la statua di Ovidio di cui quest’anno si celebra il bimillenario della morte, sommersa ancora da cumuli di neve ormai color fango. Doppio danno e doppia beffa per l’imprenditore sulmonese Pasquale Di Toro, titolare della ditta EdilToro, che ieri – venendo incontro anche alle sollecitazioni dei cittadini, stanchi di vedere la statua di Ovidio ridotta in quello stato – ha ripulito la piazza incassando al posto di un “grazie” ben due contravvenzioni dalla polizia municipale. L’uomo era alla guida del suo muletto, con cui ha riempito di neve un grosso camion giallo, quando si è visto arrivare due agenti municipali che gli chiedevano se avesse i regolari permessi. Avendo ricevuta risposta negativa è partita la pratica della contestazione e i vigili hanno preso tutte le informazioni necessarie per il verbale. Conferma le multe il comandante della polizia municipale Antonio Litigante. «Purtroppo certi lavori vanno fatti con criterio e coi necessari permessi», spiega. «Una volta accertato che non aveva né l’autorizzazione per l’ingresso di un mezzo superiore alla tonnellata in centro storico, né quella per i lavori, i colleghi non hanno potuto fare altro che elevare le due contravvenzioni. Stiamo verificando, ma l’importo dovrebbe essere di circa 50 euro l’una. L’iniziativa è sicuramente lodevole, ma certe cose vanno fatte con criterio e rispettando la legge». Non la pensano proprio così i cittadini che ieri mattina si sono ritrovati in piazza XX Settembre per ringraziare e fare il tifo per l’imprenditore sulmonese. «A lui fanno la multa?», chiedeva ironico un gruppetto di anziani da un angolo della statua di Ovidio, «e a chi ha accumulato la neve qui più di un mese fa cosa bisognerebbe fare?». L’imprenditore, da parte sua, si dice esterrefatto. «Ho deciso di mia spontanea volontà di fare questo lavoro con i miei uomini e i miei mezzi», racconta Di Toro, «ma siamo all’assurdo: un privato cittadino non può più nemmeno fare un’opera di pulizia che scattano le multe. Ho fatto questo lavoro senza chiedere niente a nessuno. Multano me e non chi ha fatto questo scempio durante l’emergenza neve». (f.p.)

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