L’espianto nella notte

Muore a 64 anni, donati gli organi

Sulmona, tre équipe al lavoro per il prelievo di fegato, reni e cornee

SULMONA. Tre équipe chirurgiche al lavoro l’altra notte in sinergia per un espianto multiorgano all’ospedale di Sulmona. Sono stati prelevati fegato, reni e cornee a un uomo di 64 anni di Sulmona, Massimo Vasilotta, deceduto all’ospedale peligno. Il prelievo multiorgano è stato effettuato, dalla mezzanotte fino alle 3, dalle équipe chirurgiche del Gemelli di Roma (per il fegato), dell’ospedale di Sulmona (per le cornee) e del centro trapianti dell’Aquila (per i reni). È stato un lavoro sinergico e delicato per il gruppo di medici e infermieri del reparto di Rianimazione e della sala operatoria dell’ospedale peligno. Il 64enne era arrivato già in coma lunedì sera all’ospedale di Sulmona dove era stato poi ricoverato nel reparto di Rianimazione, diretto dal dottor Vincenzo Pace, a causa di una malattia neurologica acuta. Dopo 4 giorni il paziente è morto per complicanze dovute alla patologia. Tutte le operazioni di prelievo degli organi sono state effettuate con tempestività e organizzazione, grazie all’attività di medici e infermieri della rianimazione e di tutto il personale di sala operatoria dell’ospedale di Sulmona. L’uomo, in vita, aveva espresso la volontà di donare i suoi organi. Volontà che i familiari hanno voluto rispettare. «Un gesto nobile e altruistico, grazie al quale sarà possibile salvare o migliorare le vite di altre persone», spiega l’Asl.

Sono più di 10.000 i pazienti In Italia in attesa di trapianto che possono contare, però, solo su 500 donazioni l’anno. Le regioni italiane con il maggior numero di donatori sono Lombardia, Friuli, Piemonte, Emilia Romagna. I funerali del 64enne verranno celebrati oggi alle 10,30 nella cattedrale di San Panfilo.

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