Museo dei videogiochi con tanti pezzi rari 

Sabato l’apertura in un’area di 1.500 metri quadri. Ci sono flipper, pc e consolle dagli anni ‘70 in poi

AVEZZANO. Un progetto storico per appassionati di tutto il mondo. Quello che sta per essere inaugurato ad Avezzano è infatti il più imponente museo dell’intrattenimento elettronico d’Europa. Sarà inaugurato al pubblico sabato mattina alla presenza della autorità.
Si tratta di un vero e proprio tempio della tecnologia, che riporterà indietro nel tempo tante generazioni che sono cresciute nell’universo dei videogiochi. L’intenzione dell’associazione culturale ElettroLudica, che ha curato il maxi progetto, è quello di ritornare alla socialità ormai perduta nei meandri dei social, che hanno invece accresciuto l’individualismo e l’isolamento. È, insomma, uno schiaffo alla solitudine imposta dagli smartphone. Entrando nel museo, che avrà anche centinaia di videogame, flipper e vecchi pc ancora funzionanti e utilizzabili dagli utenti, si tornerà nel mondo degli anni ‘70, ‘80 e ‘90. «Un progetto che viene da lontano», spiega Fabio Rubeo, che con gli altri soci Alessandro Di Berardino ed Erik Pede è il promotore dell’iniziativa, «e che ha richiesto cinque anni di ricerche, indagini e lavoro al fine di scovare in tutto il mondo macchine spesso anche rarissime». Basti pensare che c’è uno dei primi videogiochi risalente al 1971, “Space ball”, di cui esistono al mondo solo due esemplari funzionanti. Ci saranno poi 1.500 metri quadrati di esposizione, due aree espositive, 300 arcade, oltre 100 vecchi flipper, consolle e pc dal 1971, due aree che riproducono le vecchie sale giochi, gratuite e a tempo illimitato. Ma le sorprese e le rarità saranno molte altre. Venerdì ci sarà la presentazione con il taglio del nastro, mentre sabato l’inaugurazione ufficiale con ospiti, conferenze, eventi musicali e incontri per appassionati. (p.g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.