Negozianti fanno arrestare l’usuraio

19 Gennaio 2010

Si ribellano alle richieste dello strozzino e vanno alla Finanza.

AVEZZANO. Un gruppo di commercianti ha abbattuto il muro di omertà che regnava da anni in città e permesso l’arresto di un rom avezzanese accusato di usura. Si tratta dell’operazione «Delizia», portata a termine dalla Guardia di finanza e che nelle ultime settimane ha consentito di sgominare un giro di estorsione.

L’OPERAZIONE. Hanno deciso di dire basta all’usura che per anni in città ha fatto finire sul lastrico decine di negozianti e provocato la chiusura di numerose aziende. Così un gruppo di commercianti avezzanesi si è rivolto alle Fiamme gialle.
E’ scattata così l’operazione «Delizia», che ha permesso fino a oggi l’arresto di tre persone - due delle quali rom - e la denuncia di alcuni complici.

L’ARRESTO. In cella è finito F.D.S. di Avezzano, accusato di usura ed estorsione. L’arresto è stato portato a termine grazie a un decreto emesso dalla magistratura avezzanese e fa seguito a quello già avvenuto a dicembre scorso, quando in manette finì il fratello del rom arrestato in questa occasione. L’uomo venne colto in flagranza di reato mentre estorceva mille euro a un commerciante di alimentari di Avezzano. Le indagini e ulteriori approfondimenti investigativi hanno consentito di ricostruire il ruolo del rom nella vicenda che ha portato a emettere il decreto di carcerazione.

LE PERQUISIZIONI. Nel corso dei controlli, i finanzieri della compagnia di Avezzano, guidati dal comandante del tenente Diego Morelli, hanno perquisito tre abitazioni di altrettante famiglie rom nel corso delle quali sono stati sequestrati documenti ritenuti di grande interesse investigativo.
Le fiamme gialle hanno requisito anche tre computer portatili attualmente al vaglio degli inquirenti.

L’INDAGINE. Sono scattate a ottobre e hanno visto coinvolti numerosi soggetti di etnia rom, due dei quali arrestati, che estorcevano ingenti somme di denaro a commercianti.
Alla fine, però, stanchi di sottostare a tali ricatti, un gruppo di esercenti ha denunciato alla Guardia di finanza gli estorsori.
L’inchiesta, predisposta dalla Procura della Repubblica di Avezzano, è il risultato di una serie di controlli portati a termine mediante appostamenti e pedinamenti nel corso dei quali sono stati acquisiti numerosi indizi che dimostrerebbero l’attività di usura da nei confronti di diverse attività.
Su richiesta del sostituto procuratore di Avezzano Maurizio Maria Cerrato, l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere dell’Aquila.

IL FENOMENO. I numerosi di usura scoperti nelle ultime settimane confermano quello che da tempo è un sospetto. Quello dell’usura, infatti, in città sembra essere un fenomeno dilagante, una tipologia di reato che in passato ha rappresentato un pericolo per l’economia del territorio, e un vero e proprio dramma sociale per diverse categorie di commercianti.