Nella città ferita si torna a correre

Domenica mattina migliaia di podisti nel centro storico in diretta tv.

L’AQUILA. Una delle cose che mi aveva colpito dell’emergenza post terremoto era stata l’occupazione di tutti gli spazi dello sport: da piazza d’Armi al campetto di calcio di periferia. Il segno di una vita sospesa, dove i bisogni erano quelli di dare un rifugio, un pasto, una parola di conforto. Il resto - giustamente - poteva attendere. Ieri mattina, nella sala dell’Associazione costruttori (Ance), ho visto e sentito che qualcosa sta cambiando: si torna a parlare di sport, di spazi vecchi e nuovi per i giovani, di ristrutturazione e costruzione di campi per il calcio e per altre discipline. E’ in fondo la vita che riprende o che prova a riprendere. All’Ance è stata presentata una manifestazione sportiva che si svolgerà domenica mattina, dentro la città, quella città che da sei mesi è vuota e muta e che tornerà ad animarsi grazie a centinaia di podisti che percorreranno anche strade del centro storico che sono oggi ancora chiuse (per esempio via Zara).

Arriva infatti anche all’Aquila la «corsa di Miguel» una manifestazione podistica che da 10 anni lega l’Italia e l’Argentina nel ricordo di un maratoneta-poeta argentino “desaparecido” Miguel Sanchez. La corsa prenderà il via domenica alle 10.30 dalla villa Comunale (diretta tv su Rai sport che ha predisposto 5 postazioni fisse per portare in tutta Italia le immagini dell’Aquila che ha ancora tutti i segni di quella notte drammatica) e attraverserà il centro e alcuni tratti della zona rossa. La gara si svolgerà su un circuito di cinque chilometri (da viale Collemaggio, corso Federico II, Quattro Cantoni, San Bernardino e poi verso il Castello, via Strinella e ritorno verso la Villa Comunale) da ripetersi due volte. L’organizzazione è dell’Atletica L’Aquila in collaborazione con il Club Atletico Centrale di Roma, l’associazione San Gregorio Rinasce (che preparerà il pasto per gli atleti, cosa che avverrà anche a Paganica) e ha il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Argentina. Il ricavato delle iscrizioni servirà per l’acquisto di una casa come sede dell’Atletica L’Aquila.

La presentazione dell’evento sportivo, a cui hanno assistito ragazzi delle scuole superiori, é stata abbinata alla presentazione del libro di Paola Aromatario, dirigente dell’Atletica L’Aquila, «Ricomincio da zero anzi da 3,32». «Trenta secondi di terremoto - ha detto il presidente dell’Atletica L’Aquila, Floro Panti - hanno cancellato trent’anni della nostra storia di associazione sportiva. Ora, grazie anche al ricavato delle iscrizioni di questa corsa, potremo ricostruire una sede in legno». Panti ha fatto un appello agli aquilani: «Venite tutti a correre o anche solo ad assistere alla gara, sarà il segno di una città che non si arrende».

Alla presentazione della gara hanno preso parte il sindaco Massimo Cialente (che ha detto: l’Italia vedrà la città che non c’è più), il giornalista Augusto Frasca, Valerio Piccioni della Gazzetta dello Sport, l’assessore provinciale Luca Angelini, Ermanno Morelli presidente regionale del Coni, Sergio Gentile dell’istituto di credito sportivo, Augusto D’Agostino della Federazione Atletica leggera, Corrado Fischione dell’Atletica L’Aquila. Il pettorale numero uno della gara è stato simbolicamente consegnato ai parenti di Michela Rossi, una ragazza morta nella notte del sei aprile.