«Nessuna risata sulla tragedia» 

Parla l’avvocato dell’imprenditore Giustino: «Quella telefonata è da verificare»

L’AQUILA. «Nessuna risata sulla tragedia del terremoto». Il legale di fiducia di Vito Giuseppe Giustino, l’imprenditore di 65 anni di Altamura (Bari) arrestato nell’ambito dell’inchiesta aquilana sulla ricostruzione pubblica truccata, afferma che «come, palesemente, si evince dall’ordinanza applicativa della predetta misura, mai e in nessuna parte, il signor Giustino Vito Giuseppe abbia riso della tragedia del terremoto di Amatrice e dei morti di tale tragica calamità, né ha mai gioito di tale tragedia nella speranza di ottenere nuovi appalti».
L’avvocato Carlo Teot chiarisce che «in effetti, il Giustino, come risulta dalla semplice lettura degli atti e di una trascrizione di una intercettazione, comunque da verificare, “ride”, ovvero riderebbe, su una battuta che nulla c’entra con i morti e la tragedia di Amatrice e su altre questioni che nulla hanno a che fare con il terremoto di Amatrice».
A partire da domani i legali dei dieci arrestati saranno al fianco dei loro assistiti in occasione degli interrogatori di garanzia, il primo contatto che la persona indagata ha con il giudice. Alcuni interrogatori si svolgeranno per rogatoria a cura dei gip dei tribunali delle città nelle quali i dieci sono sottoposti alla misura restrittiva della libertà.
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