Non ci fu malasanità, archiviazione per sei medici

L’AQUILA. Il giudice per le indagini preliminari Marco Billi, ha scagionato sei medici che erano stati denunciati da un paziente pugliese il quale dopo un intervento avrebbe avuto dei postumi di...
L’AQUILA. Il giudice per le indagini preliminari Marco Billi, ha scagionato sei medici che erano stati denunciati da un paziente pugliese il quale dopo un intervento avrebbe avuto dei postumi di parziale paralisi. Di lì l’accusa di lesioni gravi. Secondo la tesi accusatoria i medici che avevano operato l’uomo per un aneurisma all’aorta addominale sottorenale avrebbero commesso errori collegabili alla paralisi agli arti inferiori. Già il perito del giudice aveva ritenuto corretto il comportamento dei medici ieri scagionati nonostante l’opposizione della parte civile. Si tratta di Carlo Spartera, Marco Ventura, Pietro Scarpelli, Marco Leopardi, Angelo Di Sabato, Evelina Di Marco.
Il giudice, sulla scorta di quanto riferito dal perito, ritiene che «l’intervento chirurgico praticato risultava indicato pur presentando l’aneurisma un diametro inferiore rispetto a quello suindicato, essendo, peraltro, in presenza di un paziente vasculopatico e con rischio anestesiologico già all’epoca elevato e con probabile evoluzione sfavorevole di tale rischio» «Le peculiari condizioni di salute del paziente e il suo quadro clinico hanno comunque consigliato secondo la migliore scienza ed esperienza di eseguire l’intervento». L’archiviazione poggia a che sul fatto che il paziente aveva espresso il consenso informato circa l’intervento e sul fatto che gli approfondimenti di indagine suggeriti da chi ha fatto opposizione non aggiungono molto, secondo il giudice, al quadro probatorio. Di qui l’archiviazione. Gli indagati erano assistiti dagli avvocati Angelo Cora, Riccardo Lopardi, Ferdinando Paone, Francesco bafile, Francesco Camerini, Francesco Ortu.
(g.g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA